Quelle di Elena Pasini, nata e cresciuta a Carpi 28 anni fa, ma residente da due anni a Concordia, illustratrice da circa sette, sono opere cariche di personalità che affascinano e che, soprattutto, identificano subito la cifra stilistica dell’autrice rendendole riconoscibili in mezzo a tante altre. Una di queste è stata selezionata nell’ambito di un concorso indetto da AIB ed esposta alla prestigiosa fiera internazionale dell’editoria per l’infanzia 2025, Bologna Children Book Fair.
Elena, quando ha capito che il mondo dell’illustrazione faceva per lei?
“In realtà l’ho sempre un po’ saputo. Ho disegnato tantissimo fin da piccola, e anche se non l’ho mai conosciuto, mio nonno materno era un pittore di Correggio! Quindi sono sempre stata circondata dai suoi quadri e anche da tanti libri illustrati che mia madre adora e disegnare era la mia attività preferita. Ho scelto il liceo linguistico perché sono brava nelle lingue e per non uscire troppo dalla mia zona di confort, ma appena dopo il liceo ho scelto di iscrivermi alla Scuola Internazionale di Comics per imparare le basi che non ho mai avuto. Successivamente ho frequentato numerosi corsi online di tematiche che mi interessavano, come il graphic design e lo storytelling, e ho imparato ad utilizzare i principali programmi di disegno digitale in autonomia”.
Quale tecnica preferisce utilizzare? A chi/cosa sono destinate prevalentemente le sue illustrazioni?
“Attualmente il mio mezzo principale è quello digitale: uso l’iPad con un programma di disegno che si chiama Procreate. Ma fino al 2022 più o meno ho sempre utilizzato Photoshop con una tavoletta grafica attaccata al pc, che mi ha aiutata tantissimo a imparare e capire meglio come funziona il disegno digitale. Anche se disegno quasi sempre in digitale, ogni tanto mi viene moltissima voglia di disegnare con matite, colori, pennelli e tutto quello che ho, quindi mi ritaglio dei periodi durante l’anno in cui mi dedico prevalentemente alle tecniche tradizionali. Le mie illustrazioni sono destinate a tutte le persone che amano trovare significati nascosti, e leggere tra le righe. Infatti mi piace moltissimo quando le persone danno la loro interpretazione a quello che mostro”.
Nella sua presentazione sui social ha scritto “illustrazioni su cose nascoste” e ancora “amo il sole ma la mia arte è scura”. Quali soggetti quindi ama illustrare e come definisce il suo stile?
“Le mie illustrazioni rappresentano il più delle volte cose ricche di significato simbolico e non, spaziando dall’arcano, per esempio con i tarocchi, al realismo, con le mie vignette. Amo rappresentare soggetti medievali e naturalistici che sono molto carichi di simbolismo, ma anche scene e pensieri della vita normale, che anche se sembrano comuni, hanno sempre qualcosa in più da dire a chi sa guardare bene attraverso. Le persone che mi seguono dicono che il mio stile è gotico, un po’ macabro a volte, ma al contempo delicato. Probabilmente all’apparenza è uno stile molto scuro, ma spesso nascondo all’interno dei miei disegni significati molto positivi e simbologie belle, che creano contrasto con l’apparenza dei miei soggetti”.
Ha mai esposto le sue opere?
“Per far conoscere le mie opere uso prevalentemente Instagram e i social in generale, in più è dal 2020 che ogni tanto partecipo ad eventi e market locali e in tutta la regione! Da un po’ di tempo espando i miei orizzonti anche in altre regioni, ma è molto impegnativo. Ho iniziato a esporre nel 2018, partendo all’Appenappena a Carpi con la mia prima mostra personale. In seguito ho partecipato a diverse esposizioni insieme a colleghi a Carpi e Modena. Inoltre, da quest’anno ho iniziato a tenere nello studio di casa mia dei corsi di illustrazione e di grafica, in particolare tre: illustrazione base (tradizionale, su carta), illustrazione digitale (su iPad) e grafica base che, visto il successo, riproporrò anche in altri luoghi, in modo da permettere a più persone di partecipare. Ho scoperto che mi piace molto insegnare quello che so, quindi spero di riuscire a trasmettere sia le mie conoscenze che un pochino di passione!”.
Cosa vorrebbe illustrare in futuro? Un progetto che desidererebbe realizzare?
“Mi piacerebbe intraprendere la strada dell’editoria, magari proponendo un albo illustrato o una graphic novel scritta e illustrata da me. Però adoro lavorare insieme ad altre persone, illustratrici o autrici che siano, per creare insieme cose belle. Quindi sarei molto contenta di creare qualcosa in collaborazione con altri artisti. Infine, ho anche la passione dei tatuaggi e magari un giorno approfondirò anche quella”.
Chiara Sorrentino