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Festivalfilosofia e la trasmissione del sapere

Sarà dedicata a Paideia, cioè all'educazione, alla trasmissione del sapere e alla scuola l'edizione 2025 di Festivalfilosofia, appuntamento che si svolgerà dal 19 al 21 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo.

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photo © Elisabetta Baracchi

Sarà dedicata a Paideia, cioè all’educazione, alla trasmissione del sapere e alla scuola l’edizione 2025 di Festivalfilosofia, appuntamento che si svolgerà dal 19 al 21 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo.

Un tema che racchiude il senso stesso del Festival che quest’anno compie 25 anni: “si è preferito il termine classico perché è l’unico che ha implicita la complementarietà tra comunità politica e singoli individui”, spiega Barbara Carnevali del Comitato scientifico del Festival, di cui fa parte anche Massimo Cacciari, il quale ricorda come il compito principe di uno stato sia quello di preparare i suoi giovani guardando al futuro, ‘”mentre oggi la direzione di marcia è l’opposto, con un diritto allo studio sempre più stracciato e che ci ha arretrati a prima del ’68/’69”.

Il festival allora sarà un grido di allarme, ma soprattutto un cercar di capire come reagire, capire le criticità per poter riconnettere le fratture che nella trasmissione del sapere si sono compiute, per il direttore del Festival Daniele Francesconi, in una realtà che è cambiata molto, troppo velocemente. Trasformazioni sociali e rivoluzioni tecnologiche hanno modificato le relazioni tra generazioni, i processi educativi e di apprendimento e lo stesso statuto della conoscenza e il programma del festival cerca di fornire concetti per formulare al meglio le domande necessarie ad avere risposte attraverso 56 tra lezioni magistrali e dibattiti, visto che alcuni appuntamenti saranno nel segno proprio della conversazione e del confronto fra teorie ed esperienze, siano esse artistiche o civili.

A questo contribuiranno gli interventi dei maggiori protagonisti del dibattito filosofico, autori che hanno accompagnato i venticinque anni di storia di questa manifestazione, da Massimo Cacciari, una delle star del Festival con Umberto Galimberti, Michela Marzano e Massimo Recalcati, a Umberto Curi, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris, Stefano Massini, Marcello Veneziani, solo per fare alcuni nomi, accanto ai quali interverranno ventiquattro voci nuove. Ci saranno poi personaggi come Alessandro Bergonzoni, Paolo Di Paolo, Riccardo Staglianò, Telmo Pievani che solleveranno questioni concettuali in forma narrativa o d’inchiesta. Appuntamenti cui si affiancano quelli sulla Lezione dei classici con la presentazione dei testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della paideia.