Si è concluso il Festival Internazionale delle Abilità Differenti 2025, Ben altro son io, organizzato dalla Cooperativa Nazareno di Carpi.
“Abbiamo iniziato ballando e abbiamo concluso cantando ma questo non significa che siamo così irresponsabili da ignorare il fatto che viviamo tempi difficili: tempi segnati dalla miseria dalle guerre, dai conflitti sociali, da giovani smarriti e anziani trascurati. Siamo forse degli incoscienti? No, affatto. Siamo uomini e donne che cercano di affrontare quel che ci tocca nella vita con ciò che abbiamo, restando saldi su ciò che dà sicurezza.

Siamo passati attraverso le storie dei nostri ragazzi preoccupati per il futuro, quelle di don Claudio e dei suoi giovani; abbiamo visto come il teatro dia voce a chi non riesce a parlare, ci siamo confrontati con il fenomeno delle baby gang e con la ricchezza della neurodiversità; ci siamo stupiti delle meravigliose opere di Suresh e dei maiali volanti di Tommy.
Perché la vita è complessa, e non si lascia ridurre alle semplificazioni del denaro, del sesso, del potere. Non si esaurisce nella logica del bene contro il male, del politicamente corretto o del culto degli influencer. Non siamo item o risultati di algoritmi creati da plutocrati narcisisti.
Siamo esseri umani – uomini e donne semplici – che si danno da fare per costruire quelle due o tre relazioni autentiche che danno senso alla vita. Anime alla ricerca, mosse dalla forza scandalosa del desiderio. E se sapremo ospitare il desiderio che nasce in noi davanti alla bellezza, allora si aprirà uno scenario nuovo, pieno di speranza, capace di ridare dignità a ogni persona”.
Desideri infiniti, visioni altére sarà questo il titolo della 28esima edizione del Festival Internazionale delle Abilità Differenti 2026.