Home Arte, Storia, Cultura, spettacolo e musica Una riflessione sulla nascita e sull’essere genitori oggi

Una riflessione sulla nascita e sull’essere genitori oggi

Lunedì 5 maggio in occasione della Giornata Internazionale dell’Ostetrica arriva all’Eden in collaborazione con le ostetriche di Carpi dell’Azienda Usl di Modena il documentario Tempo d’attesa della regista Claudia Brignone. Tre gli spettacoli in programma alle ore 17:00, 19:00 e 21:00.

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Lunedì 5 maggio in occasione della Giornata Internazionale dell’Ostetrica arriva all’Eden in collaborazione con le ostetriche di Carpi dell’Azienda Usl di Modena il documentario Tempo d’attesa della regista Claudia Brignone. Tre gli spettacoli in programma alle ore 17:00, 19:00 e 21:00. In collegamento alla fine delle proiezioni la regista dialogherà con il pubblico e con le esperte in sala. Lo spettacolo delle 17 sarà con luci soffuse, audio basso e fasciatoio per accogliere al meglio genitori e neonati. In sala anche l’assessora alle politiche sociali Tamara Calzolari.

TRAMAÈ estate, la luce calda del sole illumina Teresa che prova a ripararsi dal caldo sotto una grande Magnolia. Teresa è un’ostetrica, ha settanta anni, i capelli bianchi avvolti in una treccia ed un sorriso accogliente. Oltre a lei una decina di donne. Sono disposte in cerchio, sono tutte in dolce attesa ma non tutte allo stesso periodo di gravidanza. Le donne si presentano e raccontano qualcosa di sé ed insieme a Teresa riflettono sul momento di passaggio che stanno attraversando. Sono tante le emozioni, i dubbi e le paure che emergono dai loro racconti.

Tempo d’attesa vuole essere riflessione sulla nascita, sull’essere genitori oggi, e sul percorso che rende una donna madre nei suoi risvolti psicologici e culturali. È un viaggio nelle vite di tante donne che si incontrano in un cerchio e che restano legate, perché fare comunità diventa un vero e proprio bisogno.

“Quando ho scoperto di essere incinta, mi sembrava che tutti avessero un’opinione su cosa fosse giusto fare. – racconta la regista Claudia Brignone – Mi sono chiesta se ci potesse essere un altro modo, più personale, per affrontare questo cambiamento e soprattutto se potevo condividerlo con altre donne. Il film vuole essere una riflessione su cosa significhi oggi diventare madri e sul bisogno di ridefinirci come donne”.