Nonostante gli investimenti annunciati e l’introduzione di nuovi mezzi sulla rete ferroviaria regionale, la linea Carpi–Modena continua a essere segnata da disservizi gravi e ripetuti. Anche ieri mattina, 18 dicembre, una corsa fondamentale per pendolari e studenti è stata soppressa, lasciando decine di persone sulla banchina della stazione di Carpi senza alternative immediate per raggiungere il luogo di lavoro o di studio.
“Non si tratta però di un episodio isolato. Le cancellazioni improvvise, i ritardi cronici e l’assenza di informazioni chiare – spiegano i tre portavoce di Alleanza Verdi e Sinistra Carpi Tamara Calzolari, Andrea Artioli e Corrado Gallo – sono ormai una costante per chi utilizza quotidianamente questa linea. Una situazione che rende il servizio ferroviario inaffidabile e che colpisce sempre le stesse persone: lavoratrici e lavoratori, studenti, cittadini che scelgono il treno come mezzo di trasporto principale.
Per AVS il trasporto pubblico sostenibile non è uno slogan, ma una scelta politica centrale. È uno strumento essenziale per affrontare la crisi climatica, ridurre l’inquinamento e le polveri sottili, diminuire il traffico e abbassare il numero di incidenti stradali. Ma perché il treno diventi davvero un’alternativa credibile all’auto privata, deve essere un servizio efficiente, affidabile e rispettoso del tempo delle persone.
Investire in nuovi mezzi è necessario, ma non sufficiente. Senza una gestione adeguata, una manutenzione efficace dell’infrastruttura e un coordinamento serio tra i soggetti responsabili, il risultato è quello che vediamo ogni giorno: corse cancellate, orari disattesi, disagi continui scaricati sugli utenti”.
Proprio per questo, nei giorni scorsi, i gruppi consiliari di maggioranza del Comune di Carpi – AVS, PD e Carpi a Colori – hanno depositato un’interrogazione sui gravi e reiterati disservizi della linea Mantova–Carpi–Modena, chiedendo azioni urgenti e risposte concrete da parte di RFI e della Regione Emilia-Romagna.
“Il diritto alla mobilità va garantito ogni giorno, non solo annunciato. Pendolari e studenti – concludono i tre portavoce di Avs – non possono continuare a pagare il prezzo di inefficienze che si ripetono da troppo tempo”.