“Non permetteremo che sulla Fir di Campogalliano, un grande marchio della storia metalmeccanica del nostro territorio, cali il sipario in modo brutale. In ballo ci sono le vite di 43 lavoratori e lavoratrici che meritano l’impegno totale di tutte le istituzioni per per portarli fuori dalla crisi”. Così Massimiliano Occhi (Fim Cisl Emilia Centrale) e Leopoldo Puca (Fiom Cgil Modena) prendono posizione alla vigilia del delicatissimo vertice nella sede modenese di Confindustria, atteso per oggi, alle ore 9:30.
La storia della Fir è legata a doppio nodo a quella del territorio. L’azienda produce termosifoni e negli anni d’oro, quando il suo nome era Faral, da queste parti tutti la ricordano come uno sponsor importante del Modena Calcio. Circa 13 anni fa, il cambio di proprietà, con l’arrivo della Sira Industrie di Bologna, la corazzata della famiglia Gruppioni. La crisi è detonata lo scorso maggio, quando la vertenza è arrivata sul tavolo della Regione Emilia-Romagna. Forte era la richiesta di “un piano industriale” formulata dall’assessore Giovanni Paglia, parevano esserci spiragli con la proprietà ma ora la situazione è ulteriormente peggiorata, come dimostra la fumata nera di lunedì scorso, proprio dinanzi al tavolo regionale.
Fim Cisl e Fiom Cgil non gettano la spugna: “Crediamo che ci siano tutti i margini per una riconversione produttiva. Sira Industrie ha un solido business nella filiera dell’automotive e questa è una strada che va assolutamente esplorata, non rifiutata a priori. Alla Fir lavorano uomini e donne che hanno un’età media senza dubbio importante, di circa 50 anni, ma anche per questo rappresentano il target ideale per un percorso di riconversione e formazione che potrebbe scrivere una delle pagine più importanti della storia sindacale e industriale di questo territorio”. Allo stesso modo, Fiom e Fim segnalano che “le lavoratrici e i lavoratori della Fir attualmente sono in contratto di solidarietà e ci resteranno fino al 31 dicembre 2025. Dopodiché siamo assolutamente certi che ci sia la capienza per prolungare la solidarietà, almeno per un altro anno”.
APPELLO ALLE ISTITUZIONI
Occhi e Puca non ci girano intorno. Serve un intervento importante delle Istituzioni. Tutte. “La Regione fin qui è stata al nostro fianco ma ora chiediamo alla Provincia di Modena, ai consiglieri regionali eletti nel nostro territorio e ai parlamentari di far sentire la loro voce. Non siamo al cospetto di una grande e lontana multinazionale. La proprietà di Fir è a Bologna e occorre che senta il massimo dell’unità attorno a questi lavoratori”, incalzano i sindacati. Intanto, sindacati e lavoratori si sono riuniti nel pomeriggio di oggi in assemblea. Il messaggio che arriva da Campogalliano è chiaro: “Non accetteremo soluzioni a scatola chiusa. Vogliamo numeri, vogliamo verità. Vogliamo coraggio”, chiosano Fim Cisl Emilia Centrale e Fiom Cgil Modena.