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Via Messori, riqualificata ma non a misura di disabile

L’Isola Messori non è a misura di persone con disabilità visiva, poiché non è loro garantita una piena accessibilità degli spazi, in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. Per rendersene pienamente conto basta prendersi il tempo di percorrere il nuovo percorso pedonale di via Messori. Avvicinandosi a via Grosoli ci si imbatte nel problema maggiore, ovvero le auto parcheggiate sotto al condominio che fa angolo.

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Non si arresta la lista di criticità rilevate dopo la riqualificazione di via Messori. La creazione della cosiddetta isola ambientale, finanziata con soldi del PNRR, ha infatti fatto storcere il naso a molti e, dopo le segnalazioni di alcuni residenti costretti a compiere il giro del perdono per poter rientrare nelle proprie abitazioni, le perplessità sollevate non accennano a fermarsi. L’Isola Messori, infatti, non è a misura di persone con disabilità visiva, poiché non è loro garantita una piena accessibilità degli spazi, in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. Per rendersene pienamente conto basta prendersi il tempo di percorrere il nuovo percorso pedonale di via Messori. Avvicinandosi a via Grosoli ci si imbatte nel problema maggiore, ovvero le auto parcheggiate sotto al condominio che fa angolo. Oltre a non essere presenti le segnalazioni podotattili (le bande in rilievo poste a terra per intenderci) per ipovedenti e non vedenti sull’attraversamento pedonale, si rileva una forte interferenza tra la continuità del percorso dedicato ai pedoni e il parcheggio. In quel tratto infatti il passaggio è ostacolato dalla presenza continua dei veicoli in sosta. Una situazione estremamente pericolosa per chi soffre di una disabilità visiva e a cui l’Amministrazione comunale deve porre rimedio, ad esempio individuando un passaggio protetto per poter così garantire una delimitazione chiara e sicura tra posti auto e marciapiede.

A ciò si aggiunga poi la mancanza, in pressoché tutti gli attraversamenti presenti sul viale e che collegano i marciapiedi (da via Bonaccolsi a via Govi, a via De Gasperi), di segnalazioni podotattili a terra fondamentali per l’intercettazione delle strisce pedonali. La riqualificazione della zona, realizzata con soldi pubblici, deve essere a misura di tutti. Auspichiamo quindi che il Comune di Carpi corra al più presto ai ripari per renderla accessibile e fruibile anche ai nostri concittadini con disabilità.

Jessica Bianchi