Ogni anno, in occasione delle festività natalizie alcuni ex alunni della 1A delle Collodi di Carpi, fanno visita alla loro maestra Loretta Turci. Una figura che è rimasta nel loro cuore e con cui amano trascorrere un pomeriggio davanti a una tazza di the fumante e a una fetta di torta che la signora Loretta prepara loro con affetto. Un’occasione per scambiarsi qualche piccolo dono e far riaffiorare i ricordi vissuti, a partire dal 1978, durante gli anni delle elementari. Un momento piacevole durante il quale la maestra in pensione consegna ai suoi “ragazzi” dei regalini fatti con le sue mani. Quest’anno Loretta, sollecitata dalla sua ex allieva Elisa, ha preso carta e penna e ha scritto loro una lettera che volentieri pubblichiamo. “Facendo un bilancio della mia lunga esistenza – scrive – ritengo di avere svolto la più bella professione del mondo che, oltre a permettermi di vivere decorosamente, ha dato un senso profondo alla mia vita”.
Come ho festeggiato il mio Natale 2025
Sono una vecchia maestra in pensione dal 1996. Spesso affiorano nella mia mente i ricordi dei miei alunni che ho preparato in trentatré anni di servizio. Talvolta vengo sopraffatta da un sentimento di nostalgia e mi viene voglia di sfogliare l’album in cui ho conservato con cura le foto dei miei alunni. Nell’osservare i loro volti cerco di immaginare come potrebbero essere diventati dopo tanto tempo: come si saranno realizzati? Si saranno sposati? Avranno dei figli? Che lavoro faranno? Queste sono le domande che mi pongo. Tra i tanti alunni che ho preparato vi è una classe che mi è rimasta nel cuore più di tutte le altre. Ogni anno, in occasione delle feste di Natale, questi alunni amano trascorrere alcune ore insieme e, per vivere questa esperienza di fraterna amicizia, vanno a trovare la loro vecchia maestra. Nel vederli tutti insieme mi rendo conto dell’affetto sincero e profondo che li unisce ancora, malgrado siano trascorsi molti anni. È un affetto nato tra i banchi di scuola, al tempo della scuola elementare. Nel vederli così affiatati, ho pensato che le esperienze vissute nell’ambito scolastico abbiano contribuito a rafforzare questo sentimento. Penso che gli insegnamenti di carattere operativo, che hanno caratterizzato la mia didattica, li abbiano agevolati nell’apprendimento della strumentalità di base. Tutti, indistintamente, hanno raggiunto una preparazione solida, che ha consentito loro di arrivare alla scuola superiore, riuscendo nello stesso tempo a maturare una buona fiducia in loro stessi. Stando in loro compagnia, con il cuore gonfio di affetto, sono andata a ritroso nel tempo. Rivivendo le esperienze vissute durante i cinque anni insieme a loro, ho dedotto che il lavoro svolto con loro sia stato fruttuoso, perché ha consentito a tutti di raggiungere con sicurezza quelle competenze richieste dalla scuola dell’obbligo, come voleva Don Milani. Facendo un bilancio della mia lunga esistenza, ritengo di avere svolto la più bella professione del mondo che, oltre a permettermi di vivere decorosamente, ha dato un senso profondo alla mia vita. Così, in un clima di affetto, tra i miei ex alunni, ho concluso che questo è stato il più bel Natale che potessi vivere.
Loretta Turci