Tre studenti di quinta dell’IIS Meucci, Sofia Gualdi, Pietro Ferrari e Lorenzo Franchini, sono appena rientrati da un’esperienza Erasmus+ di due settimane in Cina: hanno soggiornato nella città di Tianjin, una delle quattro municipalità della Repubblica Popolare Cinese direttamente controllata dal governo centrale e nella prima settimana hanno partecipato a lezioni teoriche presso il Tianjin Medical College, ospitante 8000 studenti, approfondendo alcuni aspetti legati alla dieta cinese, al marketing farmaceutico e all’uso di erbe locali per produrre farmaci, ma imparando anche il Massage Tui Na e ripassando le manovre di primo soccorso. Di grande interesse è stata la visita alla Medvalley Technology Traditional Chinese Medicine Technology Co. Ltd., in cui gli studenti hanno visto dei modelli super realistici di soggetti umani usati come materiale di allenamento per i chirurghi.
Durante la seconda settimana, i ragazzi si sono spostati al Tianjin Bohai Vocational Technical College, concentrato sull’economia e istituti professionali, ospitante 20 mila studenti, dove, oltre a lezioni anche molto pratiche in cui hanno osservato fenomeni chimici e biologici legati alle industrie e manipolato essi stessi materiali, hanno seguito alcune lezioni di simulazione di impresa.
Non sono mancate le visite presso fabbriche legate ad attività sia antiche e tradizionali, come la lavorazione del sale e della terracotta, sia ad attività commerciali moderne, come la produzione di noodles confezionati.
Ma soprattutto l’emozione delle visite culturali presso la Grande Muraglia Cinese, la Città Proibita e il Tempio del Paradiso a Pechino, oppure il viaggio a bordo del secondo treno più veloce del mondo, da Tianjin a Pechino, resteranno per sempre nel ricordo di questi tre ragazzi avventurosi; anche se Lorenzo e Sofia studiano cinese come materia di indirizzo (frequentano il corso di Relazioni internazionali e Marketing) e Pietro sta per diplomarsi nell’indirizzo Turistico, sapevano prima della partenza che si sarebbero confrontati con ostacoli legati alle profonde differenze culturali e sociali, ai trasporti e alle difficoltà di comunicazione. Sono tuttavia rientrati felicemente consapevoli di essere cresciuti nell’autonomia e nella stima di sé, oltre ad avere ampliato il loro orizzonte mentale.