Il grande passo arriva nel 1982, anno in cui nasce Sever Mac (Severi Maccaferri) interamente gestita da Oscar Severi insieme alla moglie Lara Maccaferri negli spazi di corso Roma all’angolo con piazzale Ramazzini per la vendita di macchine da confezione e relativa assistenza.
“Nel 1987 sono entrato nella ditta di famiglia perché non avevo grandissima voglia di studiare – sorride Stefano – e nel 1994 ci siamo ingranditi nella sede di via Mozart dove siamo rimasti fino a oggi”.
Nel corso del tempo, quando i fratelli Setti chiusero l’attività di concessionario ufficiale Singer di viale Carducci, Sever Mac acquistò i ricambi e diventò punto di riferimento a Carpi per la clientela privata, fatta di giovani e meno giovani esperte di macchine da cucire famiglia, di piccole dimensioni, per uso domestico.
All’inizio degli anni Novanta, per tutta una serie di motivi ben conosciuti inizia il declino del distretto con la contrazione progressiva delle imprese artigianali. “Sono stati anni di alti e bassi fino alla pandemia quando tutto si è fermato per ripartire poi con una grande spinta. Il boom dopo il Covid è durato lo spazio di un anno e ora la strada è segnata. Ognuno di noi nel suo piccolo ha perso qualcosa” afferma Severi. “Noi abbiamo messo sul piatto della bilancia pro e contro e abbiamo deciso di chiudere. Mia madre ha tutto il diritto di godersi finalmente la pensione e io continuerò a lavorare nel settore”.
Stefano Severi e Lara Maccaferri esprimono un sincero ringraziamento a chi si è rivolto a Sever Mac in questi anni, nella speranza di aver risposto alle necessità per quanto era possibile. Con la chiusura di Sever Mac se ne va un pezzo della storia di Carpi.
Sara Gelli