Alessia, Riccardo, Alice, Elisa e Mateo (“con una T sola” si raccomanda sorridendo) sono i cinque giovani che vivranno come una famiglia nel nuovo appartamento di via Giulio Cesare, 35. Uno spazio luminoso e funzionale di proprietà del Comune di Carpi e che, grazie ai fondi del PNRR, è stato completamente ristrutturato e arredato.
Questo progetto di co-housing all’insegna dell’autonomia si chiama Amare, acronimo dei nomi dei cinque protagonisti di una storia che, ne siamo certi, non potrà che avere un lieto fine. I ragazzi, tutti affetti da una lieve disabilità, hanno già vissuto insieme all’interno del Care Residence, nella Casa del Sorriso, ma ora sono pronti, a partire dal mese di gennaio, a spiccare il salto e a “diventare grandi”. L’obiettivo a lungo termine infatti è quello di renderli completamente autonomi affinché possano costruirsi una vita indipendente. L’appartamento, gestito da Ushac e che ha ancora un posto libero, vedrà la costante presenza di un assistente famigliare, saranno tre a ruotare dopo essere state debitamente formate, e di due educatori nella fascia pomeridiana, mentre per i genitori, l’Unione delle Terre d’Argine ha messo a disposizione uno psicologo affinché l’uscita dei figli dalla famiglia di origine sia il più indolore possibile. Un “esperimento” spiega una mamma la cui riuscita “è legata alla buona volontà di tutti gli attori in campo. Ciascuno dovrà fare la propria parte. Servirà tempo e, qualora fosse necessario, si raddrizzerà il tiro strada facendo. Per salutare i nostri figli e lasciarli qui serve una grande fiducia. E noi l’abbiamo”.
Ed è proprio di “questa fiducia – ha aggiunto il sindaco Riccardo Righi – che ringrazio ognuno di voi. Perché senza di essa non potrebbero nascere progetti di questo tipo”. E poi, rivolgendosi ai ragazzi, Righi li ha incoraggiati “ad aiutarsi a vicenda, di darsi il tempo per imparare, perchè qualche pasticcio, tra la gestione della lavatrice e quella della lavastoviglie, è da mettere in conto. Supportatevi e vivete come una famiglia senza il timore di chiedere aiuto qualora ne abbiate bisogno”.
Ad aggiungere la ciliegina sulla torta ci ha poi pensato il presidente di Ushac, Carlo Alberto Fontanesi, il quale ha annunciato la nascita della coop sociale Casa e Pasta: “dal mese di marzo sarà la cooperativa a gestire l’appartamento ma dal mese di gennaio darà il via a una piccola produzione di pasta fresca. Quattro dei ragazzi ospiti saranno assunti e, coadiuvati dalla rezdore del territorio, nella cucina del Circolo Guerzoni, daranno vita a tortelli, maccheroni col pettine e altre specialità. Inizialmente la pasta prodotta verrà servita in occasione dei pranzi e delle cene del circolo ma mai dire mai… basti guardare l’esperienza modenese del Tortellante”.
“Casa e lavoro, esattamente ciò che vogliamo garantire ai nostri ragazzi” ha chiosato l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Carpi, Tamara Calzolari. “Siamo felici di essere qui – hanno detto Alessia, Riccardo, Alice, Elisa e Mateo rivolgendosi ai presenti – e vi ringraziamo per aver voluto condividere con noi questo momento importante”. Buona vita ragazzi e che sia davvero nel segno dell’autonomia.
Jessica Bianchi