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Il permesso di costruire in via Bollitora riporta a galla l’esproprio di via dell’Agricoltura

Verrini (Carpi a Colori) interpreta le parole della Borsari (PD) come una “parziale ammissione di colpa” e allinea il voto favorevole di Carpi a Colori a quello di Partito Democratico e AVS. Contrari Carpi Civica, Forza Italia e Fratelli d’Italia. “E’ un precedente che non va sottovalutato in vista degli espropri per la realizzazione della bretella e dell’ospedale” ha sottolineato Medici (Carpi Civica).

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“È stato un esproprio estremamente oneroso, uno sforzo inappropriato, cosa ci facciamo con quel terreno?” ha tuonato il consigliere Giorgio Verrini (Carpi a Colori) in piedi durante il suo intervento in Consiglio Comunale giovedì 30 ottobre. A nulla è valso il richiamo di Marco Truzzi (PD) a restare nel merito della questione. La votazione della convenzione urbanistica relativa al permesso di costruire in via Bollitora Esterna a Santa Croce ha riportato inevitabilmente a galla la questione del prolungamento di via dell’Agricoltura, la strada che corre in zona industriale accanto all’autostrada del Brennero.

Era il 2014 quando fu approvato dalla Giunta Campedelli, in scadenza di mandato, il progetto preliminare della complanare a fianco dell’A22 con il prolungamento di via dell’Agricoltura fino a via Guastalla e la realizzazione di un sottopasso per superare il cavalcavia autostradale. Nel 2018 la Giunta Bellelli, in scadenza di mandato, siglò un accordo pubblico-privato con la proprietà della porzione di terreno da espropriare concedendo, tra le altre cose, il diritto a edificare su un altro lotto della proprietà, quello di via Bollitora.

“Noi diamo attuazione all’impegno preso nel 2018 dal quale sono derivati diritti acquisiti. C’è un privato che in virtù dei diritti acquisiti può edificare su quei terreni” ha detto il Sindaco Riccardo Righi che ha la delega all’Urbanistica dopo le dimissioni dell’assessore Di Loreto.

“Non è un atto dovuto” precisa Monica Medici consigliere comunale di Carpi Civica che ricostruisce gli atti e i suoi voti contrario già fin dall’inizio, dal 2014. “Per l’esproprio di quella terreno sono stati pagati 308mila euro (a cui si sono aggiunti 40mila euro di spese notarili) e l’accordo prevede, tra le altre cose, la concessione a costruire sul terreno agricolo di via Bollitora con la conseguente monetizzazione quando è stato venduto. E’ un precedente che non va sottovalutato in vista degli espropri per la realizzazione della bretella e dell’ospedale. Il rischio è che se un cittadino nel 2000 è stato trattato meglio di altro nel 2025, quest’ultimo faccia ricorso al Tar e vinca perché il Comune non può trattate in modo diverso i cittadini. Il prolungamento di via dell’Agricoltura non verrà mai costruito perché ha perso completamente il suo senso con il prolungamento di via dell’Industria che arriverà a Fossoli grazie alla bretella. A noi cittadini rimane un terreno con un magazzino dove le macchine vengono parcheggiate perché l’area di proprietà del Comune non è recintata”.

“È evidente – rincara la dose Federica Boccaletti (FdI) che sono emersi aspetti delicati: c’è stato un errore nella mappa del Pug, l’esproprio come definito dall’accordo del 2018 è stato oneroso, il diritto di costruire in deroga al Pug su un terreno della campagna di via Bollitora a Santa Croce svuota i regolamenti del loro valore, il prolungamento di via dell’Agricoltura non si sa se e quando si farà”.

L’invito di Paola Borsari (PD) è di attenersi alla “reale consistenza della delibera dando attuazione a un accordo del 2018. Adesso non consideriamo più sensata la realizzazione di via dell’Agricoltura ma allora aveva una sua ragion d’essere”. Verrini interpreta le parole della Borsari come una “parziale ammissione di colpa” e allinea il voto favorevole di Carpi a Colori a quello di Partito Democratico e AVS. Contrari Carpi Civica, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Per il prolungamento di via dell’Agricoltura occorrerà attendere la gara per la nuova concessione della A22 e se la vincerà Autobrennero occorrerà attendere che sblocchi l’iter per la realizzazione della terza corsia perché vengano realizzate le opere compensative, tra cui la complanare. “Se anche non si realizzassero la terza corsia e il prolungamento di via dell’Agricoltura, è assolutamente irrilevante ai fini dell’atto che è stato fatto nel 2018. Si può valutare se fare ricorso rispetto alla decadenza della concessione chiedendo di essere indennizzati perché abbiamo attuato un pezzo di quella programmazione” ha affermato il Sindaco Righi. Che stava parlando di ‘fantagiurisprudenza’ l’ha detto lui.

Sara Gelli