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Hospice San Martino, all’appello mancano tra i 3,5 e i 4 milioni di euro

“Il progetto esecutivo dell’Hospice San Martino è pronto - spiega Stefano Cencetti, segretario generale della Fondazione Hospice San Martino - e l’azienda che lo realizzerà è già stata individuata. Al momento è in corso la trattativa con la ditta per cercare di contenere il più possibile i costi mentre il Comune di San Possidonio sta valutando gli ultimi passaggi prima di rilasciare il permesso a costruire”. Se l’iter procedurale è ormai alle battute finali la nota dolente è senza dubbio quella di carattere economico.

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Le opere di urbanizzazione propedeutiche all’avvio dei lavori dell’Hospice San Martino – nel comparto denominato Fornace di Budrighello e ubicato nel Comune di San Possidonio in località Ponte Pioppa – stanno volgendo al termine, “mancano solo le finiture”, spiega Stefano Cencetti, segretario generale della Fondazione Hospice San Martino. “Il progetto esecutivo della struttura è pronto e l’azienda che lo realizzerà è già stata individuata. Al momento è in corso la trattativa con la ditta per cercare di contenere il più possibile i costi mentre il Comune di San Possidonio – prosegue Cencetti – sta valutando gli ultimi passaggi prima di rilasciare il permesso a costruire”. Se l’iter procedurale è ormai alle battute finali la nota dolente è senza dubbio quella di carattere economico.

La costruzione dell’edificio dell’Hospice, che sulla carta sarebbe dovuta costare circa 4 milioni di euro, è lievitata a 5, un aumento di spesa legato al cospicuo rialzo dei prezzi dei materiali, ad alcuni sostanziali cambiamenti apportati allo studio di fattibilità iniziale e al passaggio da 14 a 20 camere di degenza.

Nella ripartizione della spesa è però spuntato un nuovo soggetto: fermo restando i 950mila assicurati dai soci fondatori, ovvero Asp – Azienda di Servizi alla Persona Comuni Modenesi Area Nord e Associazione Malati Oncologici di Carpi e dei Nove Comuni Modenesi Area Nord, di cui 232mila già utilizzati per acquistare il terreno, alla Fondazione di Mirandola che ha confermato il suo impegno per 1 milione di euro e a quella di Carpi coi suoi 300mila, si è infatti aggiunta “la Fondazione di Modena con una erogazione di 150mila euro” annuncia Cencetti. Ad oggi nelle tasche della San Martino mancano all’appello tra i 3,5 e i 4 milioni: “le tre Fondazioni oltre ad assicurarci 1 milione e mezzo – dichiara il segretario – ci supporteranno anche nel rapporto con le banche per ottenere un finanziamento che copra la parte mancante”.

E se la posa della prima pietra avverrà, auspicabilmente, “nella primavera 2026” sul tema gestione pare che la quadra sia stata trovata: “con una lettera ufficiale, l’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna, Massimo Fabi, ha dichiarato che l’Hospice di San Possidonio farà parte della rete regionale delle cure palliative e che, una volta costruito, verrà prioritariamente gestito dall’Azienda sanitaria di Modena a cui spetterà il compito di garantire l’assistenza mentre noi, parallelamente, ci occuperemo delle attività collaterali volte a curare gli aspetti sociali, ricreativi, spirituali ed emozionali dei pazienti. In occasione della nascita del Comitato Interdistrettuale di Carpi e Mirandola, che vede la partecipazione dei sindaci dei due Distretti, è stato ribadito come l’Hospice di San Possidonio rappresenti una priorità, insomma la politica è dalla nostra parte, ora l’unico ostacolo da affrontare è quello economico”.

Jessica Bianchi