“Tracce” è il tema scelto per la decima edizione di CarpinScienza, il festival organizzato dalle quattro scuole secondarie di secondo grado della città e dal centro di Formazione Nazareno con l’obiettivo di divulgare la scienza per tutti.
Quest’anno dal 22 al 30 settembre Carpinscienza ha avuto ospiti eccezionali capaci di incuriosire e catturare il numeroso pubblico accolto al cinema Corso sempre sold out.
Ogni relatore ha sviluppato il tema scelto, tracce di altre specie, tracce di luce che svelano l’universo, tracce di futuro in angoli remoti del pianeta… suscitando tante domande da parte dei ragazzi presenti.
Protagonista dell’inaugurazione riservata agli studenti e alla popolazione è stato il filosofo della biologia Telmo Pievani con una riflessione su “Tracce di altre umanità” in cui ha sottolineato il valore dell’evoluzione umana non lineare e presentato le ultime scoperte sulla molteplicità delle specie umane vissute fino in tempi recenti.
Durante la conferenza serale aperta alla cittadinanza, Luca Perri e Federico Benuzzi, per la prima volta insieme, hanno spiegato alle quasi cinquecento persone in sala che troppo spesso i numeri vengono utilizzati per spaventare, invogliare o instillare dubbi nei cittadini. Soprattutto quando sono numeri difficili da immaginare o da affiancare al nostro quotidiano. Hanno quindi esplorato come i problemi di stima, esercizi matematici per stimare ordini di grandezza senza dati precisi, aiutino a sviluppare il pensiero critico e a non farsi manipolare da grandi numeri o informazioni ingannevoli.
Carpinscienza ha poi ospitato Emilio Cozzi, uno dei maggiori esperti italiani di economia e politica dello spazio e Luca Perri che hanno portato i ragazzi nello spazio raccontando in “Geopolitica dello Spazio” la corsa ininterrotta da più di mezzo secolo, per il predominio politico ed economico dello Spazio.
Con delle bellissime immagini sul cosmo Luca Perri ci ha poi raccontato come la scienza e gli scienziati sono arrivati a scoprire tutto quello che sappiamo (e non sappiamo) sul funzionamento dell’universo.
A seguire il prof. Alberto Mantovani, uno degli scienziati italiani più citati al mondo, perché, grazie alle sue scoperte sui meccanismi di difesa immunitaria e sul ruolo dell’infiammazione nello sviluppo del cancro, si è aperta la strada a nuove terapie come l’immunoterapia: ha portato a Carpinscienza la ricerca medica parlando di “Immunità, dal cancro alla salute globale”.
Dopo diversi anni sono tornati Paolo Canova e Diego Rizzuto in “Fate il nostro gioco reload” con cui hanno fatto capire che la matematica diventa una cosa meravigliosa perché svela le regole, le piccole e le grandi verità che stanno dietro all’immenso fenomeno del gioco d’azzardo.
Il prof. Donato Giovannelli ha poi condotto gli studenti negli ambienti estremi del pianeta per studiare il futuro e ha dimostrato che viaggiare verso i confini più estremi della terra – dalla profondità degli oceani ai ghiacciai polari, dai vulcani alle sorgenti bollenti – significa guardare dentro il nostro futuro. Studiare questi mondi nascosti ci aiuta a capire come funziona il nostro pianeta, quali equilibri lo rendono abitabile e quali rischi corriamo nel modificarlo. Non sono mancati giochi ludici e interattivi, pensati per i più piccoli con lo spettacolo scientifico di Federico Benuzzi, capace di unire giocoleria e fisica nella conferenza spettacolo “Il giocoliere della scienza” con cui è riuscito ad entusiasmare i quasi 600 bambini presenti.
Dal palco del Teatro alla Scala di Milano al cinema Corso di Carpi, Massimo
Temporelli con “Scienza e Musica” ha fatto della scienza un tema pop coinvolgendo i ragazzi e il pubblico presente. Negli stessi giorni della rassegna, i cinque istituti hanno proposto laboratori gestiti dagli studenti e rivolti agli alunni delle primarie di primo e secondo grado: Tracce “sul rame” (Da Vinci), “di luce”, “di creatività”, “di chimica” (Fanti), “di intrecci”, “di polvere di stelle” (Vallauri), “dell’assassino” (Meucci), “non lasciamo tracce” (Nazareno).
Confermato il 12 ottobre, dalle 14.30 alle 18, l’appuntamento “Oltre il Festival” nel Cortile d’Onore di Palazzo Pio che si trasformerà in un grande laboratorio a cielo aperto, a cura degli studenti degli istituti superiori carpigiani: giochi, esperimenti e magie permetteranno ai più piccoli di scoprire quanto divertente possa essere la scienza.
Infine, il 18 ottobre, alle 10, all’Auditorium San Rocco, grazie alla collaborazione con l’Associazione Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera, i docenti dell’Università di Bologna Maria Giovanna Belcastro, Paola Govoni e Giovanna Guerzoni, coordinati da Alessandra Bonoli, guideranno i presenti a “Ripensare l’Antropocene: impariamo a leggere le tracce della storia per immaginare un futuro migliore e l’impronta dell’umanità”. Per la ricorrenza dei dieci anni di Carpinscienza si parlerà di scienza tutto l’anno con appuntamenti, incontri, laboratori e giochi dedicati anche agli studenti più piccoli.
Sara Gelli