Tempo di finali e nuovi inizi al Centro Uisp Tennis Carpi, dove si è concluso il Trofeo Abita (terza categoria maschile e femminile) e dove sta iniziando una stagione di attività giovanile che preannuncia numeri record e tante novità.
TROFEO ABITA – 90 tennisti in campo, un livello tecnico altissimo e un pubblico caloroso che ha accompagnato i dodici giorni di sfide all’ultima palla sui campi in terra del circolo di via Marx: sono questi gli ingredienti del terzo Trofeo Abita, torneo di Terza categoria maschile e femminile che ha incoronato rispettivamente Nicola Mantovani e “la padrona di casa” Rebecca Pedrazzi. Il 3.1 del Tc Mirandola ha battuto in finale il pari categoria del Ct Saliceta Gabriele Giovanardi col punteggio di 7/6-6/0 mettendo in fila i 70 iscritti al tabellone diretto dal giudice arbitro Cinzia Matcovich, mentre il tabellone femminile ha incoronato la maestra del Carpi Sport Rebecca Pedrazzi (3.1), che in finale ha sconfitto 6/2-2/6-10/4 Eleonora Galeazzi del Ct Correggio. Gran finale con l’ottimo aperitivo in collaborazione con Foro Italico, la nuova gestione del bar e ristorante del circolo carpigiano.
SAT – Se il Trofeo Abita ha messo in vetrina l’eccellenza del tennis locale, il cuore del Tennis Carpi batte con i ragazzi della Scuola Tennis gestita da WeSport. Dal 2018 ad oggi i corsisti dei maestri Rebecca Pedrazzi, Fabio Bompani e Lara Persiani (affiancati da Giulio Bonfatti, Enrico Pedrazzoli, Federico Meliani, Simone Sgarbi e Matteo Lalomia) sono passati da un centinaio agli attuali 260 (+60 solo su Carpi rispetto al 2024) tra i giovani 5-20 anni e gli adulti. Una crescita vertiginosa che si riverbera anche sul panorama degli agonisti, che dai 25 dell’anno scorso sono diventati una cinquantina considerando i soli under, a cui si aggiungono una quarantina di adulti per un totale di un centinaio (+ 80 rispetto al 2018).
Numeri record che se sommati ai circa 700 frequentatori del circolo, fanno del Centro Uisp Tennis Carpi un punto di riferimento assoluto a livello provinciale: «Il fenomeno Sinner sicuramente si sente facendo avvicinare tanti giovani e adulti, ma stiamo anche raccogliendo i frutti del lavoro positivo fatto dagli staff in questi anni – spiegano Rebecca Pedrazzi e Fabio Bompagni –. Un dato a cui teniamo molto è il tasso di abbandono bassissimo, con oltre il 90 per cento degli iscritti che ha confermato la propria partecipazione anche ai corsi di quest’anno, per un’altra stagione di crescita in cui tutti possono divertirsi e migliorare insieme».