Home Carpi C’Hera una volta Aimag e c’è ancora!

C’Hera una volta Aimag e c’è ancora!

Il Comitato Carpi per la giustizia climatica e sociale interviene dopo la bocciatura da parte della Corte dei Conti dell'Emilia Romagna del progetto di cessione del controllo di Aimag Spa a Hera Spa.

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Il Comitato Carpi per la giustizia climatica e sociale interviene dopo la bocciatura da parte della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna del progetto di cessione del controllo di Aimag Spa a Hera Spa.

La Corte dei Conti della Regione Emilia Romagna ha bocciato su tutta la linea la cessione di Aimag ad Hera che le maggioranze alla guida dei Comuni soci (tranne San Prospero e Cavezzo) avevano approvato questa estate. La Corte dei Conti ha espresso parere negativo certificando le criticità che anche noi abbiamo sempre denunciato insieme al comitato “Aimag per il territorio”: mancanza di trasparenza dell’operazione e di reali motivazioni economiche, nessuna gara e nessuna valutazione di alternative, rischio concreto di perdere il controllo pubblico su beni comuni e servizi essenziali come acqua, rifiuti ed energia.

Il fatto che di fronte a questa sonora bocciatura Sindaci e Sindache, nella nota uscita martedì 23/9, non traggano le dovute conseguenze, anzi cerchino di minimizzare il totale fallimento dell’operazione affermando che la Corte dei Conti ha fatto solo “rilievi procedurali” facendo peraltro intendere, per voce della Presidente del CdA Ruggero e del Direttore generale Valentini, che continueranno su questa strada, è gravissimo.

La deliberazione della Corte dei Conti è durissima e senza appello; in un passaggio cruciale certifica che il progetto favorisce il fine di lucro del Socio privato, in un contesto di illegittimità e di deviazione rispetto alla norma di riferimento “In buona sostanza, a fronte dell’impiego di risorse della collettività, i soci pubblici rinunzierebbero a quei poteri gestionali e di controllo tali da assicurare il perseguimento del fine pubblico di cura degli interessi delle comunità amministrate, per favorire il contrapposto fine di lucro del Socio privato, in un contesto di illegittimità e di deviazione rispetto a quanto espressamente disposto dal TUSP e a quanto chiarito dalla riferita giurisprudenza della Corte dei Conti.” (pag. 35 Deliberazione CdC 103/2025/PASP).

La privatizzazione mascherata di Aimag è stata smascherata!

Continuare pervicacemente con la narrazione delle criticità finanziarie, della scadenza delle concessioni di acqua e rifiuti, del rischio di perdere la gestione del servizio idrico, della difficoltà di sostenere autonomamente gli ingenti investimenti richiesti non servirà a dimostrare che l’unica opzione possibile per “salvare” Aimag è la cessione ad Hera. Se questo scenario di crisi che prospettate si dovesse verificare sarà solo una vostra responsabilità, conseguenza dell’ostinata ottusità con cui avete voluto perseguire, nell’ultimo anno e mezzo, un progetto che favorisce Hera anziché la cura del patrimonio pubblico rappresentato da Aimag, la tutela dei beni comuni essenziali, l’interesse delle cittadine e cittadini che dovreste rappresentare e tutelare. Decenza vorrebbe che chiedeste scusa a chi come noi di Carpi per la giustizia climatica e sociale, Aimag per il territorio, le consigliere e i consiglieri comunali, i Sindaci di San Prospero e Cavezzo e le tante persone che si sono opposte e mobilitate e che per mesi hanno denunciato ciò che la Corte dei Conti ha certificato. Decenza e tutela dell’interesse collettivo vorrebbero che ora vi attivaste immediatamente per ripristinare il pieno ed effettivo controllo pubblico di Aimag Spa e per la costruzione di quel “futuro solido” che tanto avete decantato partendo da un confronto reale con tutte le componenti sociali coinvolte. Un suggerimento finale: per mantenere la gestione del servizio idrico integrato basta ripubblicizzare, e alla scadenza imminente delle concessioni ciò è fattibile. Occorre solo avere la volontà di uscire dalle logiche del profitto…