Un gruppetto di ragazzini ogni giorno si reca da San Marino alla Scuola Media Hack in sella alla propria bicicletta ma, da qualche tempo, il percorso si è fatto decisamente “spinoso”.
“Mio figlio – spiega il padre Luca – ha forato cinque volte in otto giorni e non è il solo. Tutte le gomme delle bici dei suoi compagni infatti hanno subito il medesimo destino. All’inizio non capivamo quale fosse il problema poi noi genitori, dando un’occhiata alle strade che loro abitualmente percorrono, da via Berlinguer a via Saltini a via Volpi, ci siamo resi conto della massiccia presenza di una pianta spontanea e infestante che produce un frutto spinoso”. Una volta identificato il responsabile delle forature i genitori hanno fatto più segnalazioni via mail e tramite l’apposita App al Comune di Carpi ma “ad oggi – prosegue Luca – nessuno ci ha risposto. Ho anche contattato la Polizia Locale ma nemmeno questo è servito a qualcosa. Quelle spine non solo rappresentano un problema per i ciclisti che transitano nella zona ma anche per gli animali che potrebbero ferirsi le zampe”.
La pianta in questione stando alle foto scattate dai genitori pare essere il Tribolo comune, il cui frutto, una volta giunto a maturazione si divide in 5 porzioni singole munite ciascuna di 2 spine robuste allungate e 2 più corte, disposte a forma di croce. Un chiodo a 4 punte usato un tempo come sistema di difesa passiva per impedire l’avanzata dei cavalli, o durante l’abbordaggio delle navi, o, in tempi moderni, durante i conflitti del novecento per forare gli pneumatici dei veicoli militari gommati. Giusto per dare un’idea della durezza delle spine…
“A San Marino – conclude il papà – possiamo contare su un gruppo di volontari che gestisce il verde, senza di loro non oso immaginare quale potrebbe essere lo stato delle aiuole ma il Comune non può pensare di demandare a loro tutta la manutenzione. Quello che chiediamo all’ente pubblico è un intervento straordinario, i nostri ragazzi non possono continuare a bucare, quella pianta deve essere estirpata”.