C’è chi emette ordinanze per limitare gli orari degli esercizi di vicinato – ovvero i minimarket etnici dove vengono vendute fino alle 22 anche bevande alcoliche – vedi alla voce sindaco Mezzetti a Modena e chi, invece, oltre a chiedere di intensificare i controlli, punta su un’interlocuzione con i proprietari e su una maggiore collaborazione della cittadinanza. E’ questo in soldoni il sunto della riposta che l’assessora alla sicurezza urbana integrata, Paola Poletti, ha dato ieri, giovedì 18 settembre, al consigliere Giovanni Maestri, in risposta all’interrogazione presentata dai tre gruppi di maggioranza del Consiglio Comunale cittadino (PD, Carpi a Colori e AVS) nella quale i consiglieri domandavano “quali azioni di controllo siano state attuate per prevenire situazioni di disagio e degrado” e se sia stata valutata l’opportunità di introdurre “provvedimenti aggiuntivi da mettere in campo nel periodo estivo per garantire la tranquillità, il diritto al riposo dei residenti e la vivibilità degli spazi pubblici”.
Davanti a tali esercizi, in più occasioni, si sono creati disordini di ordine pubblico a causa di capannelli di persone ubriache e moleste creando più di un mal di pancia tra i residenti ormai esasperati. I controlli nelle ore serali eseguiti dal corpo di Polizia Locale in centro, anche con agenti in borghese, da maggio ad oggi, ha sottolineato Poletti, “ammontano a un centinaio e sono stati intensificati nel periodo di luglio e agosto”. Controlli che hanno portato a 13 sanzioni: “multati 7 cittadini per consumo di alcol in aree pubbliche del centro, 1 esercente per aver venduto alcolici oltre le ore 24 e 2 esercenti per vendita di bevande alcoliche in contenitori di vetro oltre le ore 22”.
Effettuati anche 14 controlli mirati presso esercizi di vicinato, che hanno portato all’elevazione di tre sanzioni: “una per omessa omologazione della bilancia utilizzata nelle operazioni di vendita, una per mancata esposizione dei prezzi al pubblico e una per mancanza di igiene nei locali adibiti alla produzione e somministrazione di alimenti”.
Sulla possibilità di dare un giro di vite agli orari dei minimarket etnici la questione si chiude con un nulla di fatto. Poletti dopo aver ricordato “l’incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura il 10 settembre, durante il quale il prefetto ha confermato la disponibilità, insieme alle Forze dell’Ordine, ad agire in maniera coordinata, con particolare attenzione al presidio di parchi e vie del centro maggiormente interessati da episodi che disturbano la quiete”, ha sottolineato come il 15 settembre sia stato convocato a Palazzo Scacchetti un tavolo di coordinamento con Polizia, Carabinieri e Finanza per “focalizzare i punti critici e condividere le azioni da intraprendere in un’ottica di strategia condivisa, adottando controlli interforze”. Coordinamento che “avrà una cadenza periodica per garantire un aggiornamento costante sull’evoluzione delle criticità”.
Tra le azioni da mettere in campo vi è poi l’avvio di “un’interlocuzione con i proprietari degli esercizi di vicinato per renderli consapevoli dei loro doveri e assicurare il pieno rispetto delle regole. Regole che, se non rispettate, possono comportare la sospensione o la revoca della licenza da parte del Questore, se questo diventa un luogo abituale di ritrovo di persone pericolose o pregiudicate, o se rappresenta un pericolo per l’ordine pubblico, la moralità o la sicurezza dei cittadini” sottolinea l’assessore.
Poletti auspica poi a “un accompagnamento dei cittadini” affinché facciano “un salto di qualità nel confronto. E’ fondamentale – ha dichiarato – che si percepiscano non solo come destinatari di servizi, ma come parte attiva del processo. Questo significa abbandonare la logica della delega totale e abbracciare un approccio collaborativo riconoscendo che la qualità del dibattito sulla sicurezza dipende in larga misura dal loro ruolo e dal loro contributo. La denuncia, l’esposto o l’utilizzo dell’App Youpol, possono essere determinanti nella prevenzione e repressione dei reati”.
Una partecipazione attiva che passa anche attraverso il “rafforzamento dello strumento del controllo di vicinato” poichè, ha chiosato Poletti, “la sicurezza non si costruisce solo con la repressione o la sorveglianza, ma anche e soprattutto attraverso la prevenzione, la coesione sociale e la partecipazione attiva”.
Risposte che hanno pienamente soddisfatto il consigliere Maestri il quale ha più volte ribadito come “l’amministrazione stia mettendo in campo tutte le azioni concrete a sua disposizione per garantire un adeguato controllo”. D’altronde, ha aggiunto, “non è certo con l’esaltazione dei fatti di cronaca che si fornisce un contributo utile al contenimento degli episodi di disagio e degrado”.
Ben vengano dunque per il consigliere del Partito Democratico sia “il monitoraggio e la mappatura delle situazioni meritevoli di attenzione da parte delle Forze dell’ordine che il coinvolgimento attivo della popolazione. Decisivo poi agire sulla prevenzione dei comportamenti a rischio soprattutto tra i pre adolescenti e gli adolescenti poichè sì, la repressione dei reati è fondamentale ma anche come si vive civilmente in una comunità. Ogni componente della comunità è parte attiva, anche solo dando il buon esempio”.
Jessica Bianchi