Home Carpi Vigili del Fuoco, mancano 600 unità in Emilia Romagna, “una minaccia concreta...

Vigili del Fuoco, mancano 600 unità in Emilia Romagna, “una minaccia concreta alla sicurezza pubblica”

Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ha annunciato l’assegnazione di “15 nuovi Vigili del Fuoco alla provincia di Modena, che nei prossimi giorni andranno a potenziare l’organico del nostro Comando provinciale”. Il senatore pare però aver dimenticato che nel comando di Modena sono andati in pensione 41 vigili e quindi, al netto delle risorse in arrivo, il saldo resta comunque negativo. “Una situazione insostenibile. I turni sono diventati massacranti, le squadre lavorano sotto organico e le risorse disponibili non sono più sufficienti. Il personale è allo stremo - dichiara il segretario regionale CONAPO dell’Emilia Romagna, sindacato maggiormente rappresentativo dei Vigili del Fuoco, Eros Dini - mentre la sicurezza dei cittadini e degli stessi operatori è messa seriamente a rischio”.

0
601

“Accolgo con grande soddisfazione la notizia dell’assegnazione di 15 nuovi Vigili del Fuoco alla provincia di Modena, che nei prossimi giorni andranno a potenziare l’organico del nostro Comando provinciale. Un risultato importante per un territorio che, per estensione, densità abitativa e presenza industriale, ha bisogno di un sistema di soccorso pubblico efficiente e pronto a intervenire in ogni contesto”. A parlare è il senatore Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. “Un plauso va al Governo Meloni, al Ministro Piantedosi e al Sottosegretario Prisco, che ancora una volta dimostrano con i fatti di voler rafforzare la presenza dello Stato sul territorio, investendo su chi ogni giorno rischia la vita per proteggere i cittadini. Dopo anni di tagli, con questo esecutivo abbiamo visto una chiara inversione di tendenza, che premia l’impegno, la professionalità e il ruolo fondamentale dei Vigili del Fuoco”.

Il senatore ha sottolineato che tutte le province dell’Emilia-Romagna potranno beneficiare di nuove risorse: “a livello regionale – prosegue Barcaiuolo – saranno assegnati complessivamente 122 nuovi Vigili del Fuoco all’Emilia-Romagna, con distribuzione su tutte le province: un intervento strutturale che dà respiro ai comandi locali”.

Il senatore però pare aver dimenticato che nel comando di Modena sono andati in pensione 41 vigili e quindi, al netto delle risorse in arrivo, il saldo resta comunque negativo.

Sul gravissimo sottorganico del corpo è intervenuto il segretario regionale CONAPO dell’Emilia Romagna, sindacato maggiormente rappresentativo dei Vigili del Fuoco, Eros Dini, il quale lancia un nuovo e accorato appello. I Comandi Vigili del Fuoco della Regione Emilia-Romagna sono alle prese con una crisi di organico senza precedenti. Le annunciate assegnazioni delle unità dei neo VF del 100° Corso, programmate per Ottobre in concomitanza con la mobilità dei vigili in uscita dalla Regione, risultano inadeguate ad arginare le gravi carenze di organico. Nel solo 2024, i Vigili del Fuoco Emiliano-Romagnoli hanno gestito oltre 81.800 interventi, tra incendi, soccorsi tecnici e calamità naturali, senza contare le emergenze nazionali che hanno richiesto il dispiegamento di personale fuori regione. Eppure, oggi mancano all’appello circa 600 unità operative, con una carenza stimata del 34% tra il personale qualificato e del 20% tra i Vigili. “Una situazione insostenibile. I turni sono diventati massacranti, le squadre lavorano sotto organico e le risorse disponibili non sono più sufficienti. Il personale è allo stremo – dichiara Dini Eros –  mentre la sicurezza dei cittadini e degli stessi operatori è messa seriamente a rischio. Non si tratta più di un disagio interno: è una minaccia concreta alla sicurezza pubblica. Abbiamo lanciato l’allarme da tempo. Ora servono risposte, non promesse. È urgente procedere con assunzioni immediate, una redistribuzione del personale che tenga conto delle esigenze territoriali, fondi straordinari dedicati e una strategia operativa efficace. I Comandi non possono più aspettare. L’Amministrazione deve intervenire con responsabilità e decisione”.