Il sindaco Riccardo Righi si è presentato insieme al direttore generale di Aimag Gianluca Valentini all’assemblea pubblica convocata martedì 27 maggio in Auditorium San Rocco a Carpi per presentare alla cittadinanza la proposta di accordo tra Aimag e Hera. Nel suo intervento durato più di un’ora, Righi ha ripercorso le tappe dall’inizio dell’anno a oggi, ribadendo ciò che già aveva dichiarato in occasione della conferenza stampa dei sindaci dei ventuno comuni soci: tutto ruota attorno alla gara per l’affidamento del servizio idrico in scadenza nel 2027 e, in considerazione dell’importanza che riveste il settore per l’azienda, è quella l’unica strada per garantire un futuro ad Aimag.
Quando ci sarà la gara, sarà Aimag a partecipare dopo che, per anni, ha dovuto fare i conti con Hera la quale gestisce i due terzi del territorio modenese: la gestione del servizio idrico farà capo a una nuova società SII Hera Modena (per il 55% di Hera e per il 45% di Aimag). In cambio Aimag che è di proprietà pubblica cederà il controllo a Hera che è già socio e dal 25 salirebbe al 41% mentre la proprietà pubblica dei Comuni soci scenderebbe dal 65 al 51%. Si parla di cessione del controllo perché nel Consiglio di Amministrazione (4 nomine del socio pubblico e 4 nomine di Hera, tra cui l’ad) l’amministratore delegato in caso di parità dispone del doppio voto. Una contropartita pesantissima: il cittadino di uno dei comuni soci fino ad oggi azionista di maggioranza di Aimag si ritroverebbe a detenere azioni di una società di cui ha perso la governance. È evidente, infatti, che le quote restanti in mano pubblica, una volta ceduto il controllo di Aimag, perdono valore di mercato: chi potrebbe essere interessato ad acquistare azioni di una società controllata da qualcun altro? Il cittadino di uno dei comuni soci di Aimag si ritroverebbe pure ad essere socio di minoranza nella newco per la gestione del servizio idrico in cui vengono conferiti i 2.000 km di reti di Aimag, il cui valore è stato stimato dal Sindaco Righi in 200 milioni di euro, e i 7.300 chilometri di reti di Hera a cui è stato attribuito un valore di 300 milioni di euro. A fronte degli investimenti fatti e dello stato delle cose, ad oggi un chilometro di rete del servizio idrico nel bacino di Aimag vale più del triplo di un chilometro di rete del servizio idrico nel bacino di Hera. In considerazione della performance del servizio idrico di Aimag, ha senso una contropartita che prevede la cessione del controllo e della governance industriale dell’intera società Aimag ad Hera? Non sarebbe più rispettosa del valore aziendale una partnership tra le due società preservandone l’autonomia? L’alternativa non è presente tra quelle illustrate nelle slide dal Sindaco Righi, che resta convinto della cessione del controllo per evitare la disfatta di Aimag.
Nel corso della serata, il popolo sostenitore dell’autonomia di Aimag si è fatto sentire ricordando al Sindaco Righi i tre referendum (2008, 2011, 2017) contro qualsiasi tipo di privatizzazione dell’acqua pubblica e il loro peso politico avendo bloccato in passato operazioni simili a questa. Lei, Sindaco, conosce un comune che abbia avuto un beneficio cedendo servizi essenziali a un gruppo che ha come priorità il profitto? E ancora: la proroga delle gare va avanti dal 2021, cosa hanno fatto le amministrazioni in questi ultimi quindici anni per prepararsi alle gare e perché essere così precipitosi oggi? La proposta di accordo mantiene formalmente il controllo pubblico ma nella sostanza lo indebolisce, che garanzie ci sono per il futuro? Che succederà quando i comuni mantovani affideranno il servizio idrico al gestore della loro provincia che vincerà la gara? Non sarebbe il caso di prendersi più tempo per decidere?
Il Sindaco Righi non si è sottratto e ha risposto in modo altrettanto preparato e puntuale ma non è bastato ai sostenitori dell’autonomia: restano convinti che quest’operazione sia un harakiri. L’assemblea è stata comunque un bel momento di confronto, privo di toni accesi e polemiche grazie alla disponibilità all’ascolto del Sindaco Righi e agli interventi, sempre nel merito, da parte del pubblico. S.G.