Home Cronaca Femminicidio a Correggio, Daniela è stata attirata con l’inganno e uccisa

Femminicidio a Correggio, Daniela è stata attirata con l’inganno e uccisa

E' stata attirata con l'inganno nella casa dell'ormai ex compagno e lì uccisa. Daniela Coman, 48enne di origini rumene, è stata trovata morta dai Carabinieri di Correggio nell'abitazione del 45enne a Prato di Correggio, nella notte del 14 maggio, poco dopo le 22:30. L'uomo è stato fermato nella notte e dovrà rispondere di omicidio premeditato aggravato, in quanto commesso su vittima di atti persecutori.

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E’ stata attirata con l’inganno nella casa dell’ormai ex compagno e lì uccisa. Daniela Coman, 48enne di origini rumene, è stata trovata morta dai Carabinieri di Correggio nell’abitazione del 45enne a Prato di Correggio, nella notte del 14 maggio, poco dopo le 22:30. L’uomo è stato fermato nella notte e dovrà rispondere di omicidio premeditato aggravato, in quanto commesso su vittima di atti persecutori. La ricostruzione è stata data questa mattina, 16 maggio, nel corso di una conferenza stampa presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia dal procuratore Calogero Paci che ha coordinato le indagini.

Mercoledì 14, al mattino, Daniela Coman sareebbe stata chiamata dall’ex con la scusa di recuperare degli effetti personali ancora in casa. Un incontro che si sarebbe svolto in modo pacifico. Poi però Peter l’ha richiamata, dicendole che in un pc e in una macchina fotografica c’erano delle foto di suo figlio – un ragazzino di 11 anni che Daniela aveva avuto dall’ex marito – e di andare a recuperarle. In questo secondo incontro sarebbe avvenuto il delitto. A lanciare l’allarme per Daniela è stato l’ex marito, il quale aveva formalizzato la denuncia di scomparsa presso la Stazione Carabinieri di Sassuolo, perché la donna non si era presentata a scuola per prendere il figlio e non rispondeva alle chiamate.

A seguito del sopralluogo e dell’ispezione del corpo senza vita della donna, apparentemente privo di segni di violenza, la salma è stata posta a disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Emilia e trasferita presso l’Istituto di Medicina Legale di Modena per l’esecuzione dell’esame autoptico.

Nel frattempo, mentre i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia eseguivano i rilievi tecnici, i colleghi della Compagnia del capoluogo reggiano hanno avviato le ricerche del compagno convivente, un 45enne, risultato essersi allontanato alla guida dell’auto intestata alla donna. Grazie alla collaborazione dei colleghi della radiomobile della compagnia di Modena, l’uomo è stato rintracciato e fermato nel capoluogo modenese poco prima delle due di notte. Successivamente, è stato condotto presso la caserma di Corso Cairoli a Reggio Emilia.

Il 45enne, con diversi precedenti penali, per sua stessa ammissione da oltre 20 anni fa uso di droga e non lavorava. Il fermo è stato disposto dalla pm Valentina Salvi. L’uomo si trova ora in carcere a Reggio Emilia.