L’eredità di Mamma Nina è più viva che mai ed entro la fine dell’anno Carpi avrà una nuova Casa Agape, intitolata a Mamma Teresa, destinata all’accoglienza di mamme sole e dei loro bambini. “Un sogno che coltivavamo da tempo – spiega Stefano Forti, membro del consiglio d
Da vent’anni la Pia Fondazione risponde ai bisogni di accoglienza di nuclei monogenitoriali caratterizzati da fragilità personali, sociali o economiche: “la prima casa Agape a Carpi venne inaugurata nel 2003 – spiega la responsabile Rossella Piana – dando così continuità all’opera di Mamma Nina e attualizzando i suoi principi. La vita quotidiana rappresenta il primo strumento educativo e riparativo per le mamme ospitate. Donne che dopo aver riletto il proprio passato e rielaborato la propria storia, vengono aiutate a costruire un nuovo percorso di autonomia grazie a un prezioso lavoro di rete svolto insieme ai Servizi Sociali e alle associazioni del territorio. Centrale poi il benessere dei bambini e il sostegno alla genitorialità”.
Nel corso degli anni, dopo quella di via Matteotti, sono state aperte una casa a Modena e altre due a Carpi, in via Puccini e De Sanctis, “luoghi ad alta autonomia dove le donne si rimettono alla prova contando solo su una supervisione educativa. Oggi nelle quattro case Agape – prosegue Piana – sono ospitate 21 donne e 28 bambini ma in questi vent’anni le donne sono state 350 e i ragazzi 470. L’indice medio di occupazione è di oltre il 90%”. Segno inequivocabile di un bisogno reale e concreto di cui, pubblico e privato, devono farsi carico. I numeri sono impressionanti, basti pensare che il solo Comune di Carpi segue 265 nuclei fragili con minori. Ben venga dunque la nuova casa Mamma Teresa, il cui progetto è stato affidato a Enerplan mentre i lavori sono condotti dalla ditta Boccaletti Costruzioni.
Jessica Bianchi