Accompagnato dalla madre, un giovane moldavo ricercato per rapina e furto si costituisce, consegnandosi ai Carabinieri

Il 4 settembre scorso, in concorso con un italiano (già arrestato), aveva rapinato e malmenato un pakistano all’interno della sua abitazione a Carpi mentre, il 21 settembre, sempre con il suo compare, si era introdotto all’Istituto Sacro Cuore per rubare cinque computer, poi recuperati.

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Un ventenne di origine moldava, accompagnato dalla madre, si è presentato ieri sera alla caserma dei carabinieri di Via Sigonio. “Buonasera, io sarei un ricercato per rapina e furto”, ha detto l’uomo al militare che lo ha accolto. Tutto vero. Il giovane era infatti destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa qualche settimana fa dal GIP del Tribunale di Modena: il 4 settembre scorso, in concorso con un italiano (già arrestato), aveva rapinato e malmenato un pakistano all’interno della sua abitazione a Carpi mentre, il 21 settembre, sempre con il suo compare, si era introdotto all’Istituto Sacro Cuore per rubare cinque computer, poi recuperati. I due, come mostrato dalle telecamere di videosorveglianza, hanno commesso anche alcuni atti di vandalismo e tentato, inutilmente, di forzare le porte e i dispositivi di protezione dei mobili e delle aule in cui erano presenti altri computer, ma protette da sistemi di sicurezza dopo il furto subito dalla scuola nel maggio del 2018. In quella occasione furono 23 i computer asportati e circa la metà quelli poi recuperati dai Carabinieri.
Il giovane moldavo si trova in carcere.