“I carpigiani devono sapere che se capita qualcosa, sono molto più a rischio”

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Lo avevamo denunciato oltre un anno fa. Moderne Cassandre ci aveva definito qualcuno. Eppure il drammatico scenario tratteggiato allora, oggi è realtà. La sicurezza dei cittadini di Carpi è compromessa.  Gravemente. A lanciare l’ennesimo grido d’allarme e ad avvertire la cittadinanza sono i Vigili del Fuoco. “I carpigiani devono sapere che se capita qualcosa, sono molto più a rischio”. A parlare è Fabrizio Benvenuti, segretario del sindacato Conapo di Modena. Inammissibile il taglio all'organico previsto al Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Carpi. In città i pompieri operativi sono passati da 40 a 28: ciò significa che ognuno dei quattro turni sarà coperto da soli 5 uomini. Uno stillicidio che rischia di mettere in serio pericolo la cittadinanza. Ridotto all'osso infatti, l'organico dei Vigili del Fuoco, non sarà più in grado di garantire il servizio di autoscala.
Il sottorganico ha ormai raggiunto dimensioni drammatiche: quanti sono i vigili in forza al Comando di Modena e quanti dovrebbero essere?
“Il Comando di Modena – spiega Benvenuti – è ampiamente sottorganico sia nel numero di vigili che di capisquadra: attualmente le risorse umane ammontano 238 a fronte delle 268 previste dalle piante organiche. Il turn over non è stato ripristinato e ora il dispositivo di soccorso è ridotto ai minimi termini per poter compensare circa 1.600 turni di ferie arretrate accumulate nei due anni precedenti dal personale operativo”.
A Carpi la situazione è particolarmente grave atto da compromettere le partenze delle squadre. Cosa comporta il fatto di avere turni composti da 5 anziché da 7 persone?
“Dopo Modena, Carpi è il distaccamento più penalizzato: spesso e volentieri con una sola partenza mentre prima c’era una partenza e un mezzo d’appoggio. Questo significa che quando serviranno dei mezzi aerei come autoscala e autobotte non potranno essere usate per mancanza di personale. Ovviamente  ciò  comporterà ritardi nel soccorsi e grosse difficoltà per chi opera.
A Carpi ci sono 24 vigili, un numero esiguo che prima veniva compensato dai vigili volontari discontinui che venivano assunti temporaneamente ogni venti giorni. Con l’entrata in vigore della normativa di legge del 2014 che ha ridotto al 90% la possibilità di tali richiami, a causa del taglio di fondi, i discontinui non sono stati sostituiti con personale permanente e, di conseguenza, ci ritroviamo con un organico talmente ridotto da compromettere il servizio di soccorso. In tante occasioni saremo costretti a rinunciare a mandare una squadra di appoggio perché non c’è più personale. Sono due anni che insieme alla Cisl denunciamo questo fatto e ora la situazione è drammatica”.
L’autoscala a Carpi, densamente urbanizzata e piena di condomini, esce mediamente dalle due alle tre volte al giorno. Cosa significa per la cittadinanza non poter contare su tale mezzo perché non c’è nessuno che lo guida e attendere che arrivino i mezzi di appoggio da Modena?
“Comporterà un ingiustificabile allungamento dei tempi di attesa: dai 20 ai 30 minuti in più a seconda del traffico cittadino e degli orari. In numerose occasioni, in passato, con l’autoscala abbiamo operato salvataggi in extremis di persone in balia di incendi in abitazione ai piani alti. Oggi quelle persone dovranno attendere che l’autoscala arrivi da Modena, sempre che sia libera… E ricordo che le autoscale sono soltanto due in tutta la provincia, una a Modena e una Carpi. Qualora si dovessero verificare due gravi eventi in contemporanea, non essendoci più due squadre pronte a partire, qualcuno dovrà aspettare ma, quando ti brucia la casa o sei incastrato in una macchina, attendere non è il massimo. La nostra speranza è che tutto vada bene ma i cittadini di Carpi devono sapere che se capita qualcosa sono molto più a rischio”.
Le spending review volute dagli esecutivi che si sono succeduti negli ultimi vent'anni hanno avuto effetti devastanti sulle Forze dell’Ordine. Ma se polizia e carabinieri possono integrarsi nello svolgimento di un'attività simile, non c'è nessuno che possa sostituire i vigili del fuoco che sono gli unici ad avere una preparazione specifica per domare le fiamme, nonostante ci sia chi pensa di poterli sostituire con la Protezione civile.
“I cittadini di fatto possono contare su tre forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri e Polizia Municipale) ma il nostro lavoro, al contrario, è unico: solo noi abbiamo le attrezzature e l’addestramento necessari; non siamo sovrapponibili. Quando mancano i pompieri la situazione va in stallo. Se si deve soccorrere in appartamento una persona colta da malore, di fronte a porta e finestre chiuse, gli operatori del 118 non possono far nulla e quel cittadino resterebbe lì… La gravità della situazione evidentemente non è ancora stata ben compresa a livello centrale. Il disastro, lo  voglio ribadire, è dovuto a due fattori: da un lato hanno annullato la possibilità di richiamare i vigili volontari in appoggio alle squadre di permanenti senza  però ripristinare il turn over. Ogni anno vanno in pensione 3mila vigili, ne vengono assunti mille e i discontinui ne coprono 500. Con questi numeri la popolazione diventa più difficile da soccorrere. Di fronte a risorse calanti non riusciremo più a fare quello che facevamo prima. I cittadini dovranno portar pazienza: gli interventi di minor soccorso saranno spostati o annullati; a noi dispiace ma non possiamo far diversamente. Non più”.
E se è proprio la proverbiale tempestività dei Vigili del Fuoco a salvare vite: cosa succederà ora? In caso di incendi o malori, senza l'autoscala cosa accadrà?  In molti ricorderanno il grave incendio che colpì una palazzina di via don Mazzolari qualche anno fa. Se il Distaccamento di Carpi non avesse avuto a disposizione uomini e autoscala, una decina di persone, probabilmente, non si sarebbe salvata.  Per una città di palazzi, restare senza autoscala è una vera e propria pazzia. Così come pensare che la strada che ci collega a Modena possa garantire interventi di soccorso rapidi ed efficaci. Un suicidio annunciato per Carpi. Naturalmente, prima che la politica intervenga per invertire l'infausta e folle rotta dovrà scapparci almeno un morto… L'esperienza insegna, i provvedimenti arrivano sempre dopo le lacrime, il cordoglio e i funerali.
Jessica Bianchi

 

 

 

 

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