La Fondazione Fossoli indice un premio in memoria di Francesco Berti Arnoaldi Veli

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Un premio di tremila euro alla migliore tesi di dottorato: è questa la somma stanziata dalla Fondazione Fossoli per onorare la memoria del suo primo, illustre presidente, Francesco Berti Arnoaldi Veli, scomparso lo scorso dicembre all’età di 92 anni.
Bolognese, noto avvocato, è stato partigiano, tra gli organizzatori della Brigata ‘Giustizia e Libertà’ che il 20 ottobre 1944 liberò Gaggio Montano, sul fronte dell'Appennino bolognese, costituendovi la prima amministrazione democratica. Amico, tra i molti altri, di Enzo Biagi, col quale condivise la lotta partigiana, ha sempre rappresentato una delle coscienze dell’antifascismo italiano.
Potranno partecipare dottorandi che abbiano realizzato tesi presso classi di laurea in filosofia, storia, beni culturali, architettura, scienze politiche, giurisprudenza. Il Comitato scientifico della Fondazione Fossoli, che si riserva tra l’altro la decisione sull’eventuale pubblicazione della tesi vincitrice, esaminerà gli elaborati, che dovranno riguardare uno degli ambiti di intervento dell’ente, ovvero deportazione, resistenza e resistenze, transizione della guerra, memoriali, politiche della memoria, profughi, diritti, migrazioni.
La domanda di partecipazione, scaricabile, insieme al bando, dal sito www.fondazionefossoli.org, va consegnata entro e non oltre il 28 febbraio 2020.
Potranno concorrere all’assegnazione del Premio coloro che abbiano conseguito il dottorato a partire dagli anni accademici 2015-16 e successivi e che non abbiano superato l’età di 40 anni al momento della presentazione della tesi.
“I testimoni diretti degli anni della seconda guerra mondiale e della lotta partigiana stanno, per comprensibili ragioni, venendo progressivamente a mancare. Quello che non scompare, però, – ha commentato il presidente della Fondazione Fossoli, Pierluigi Castagnetti – è la forza dell’esempio che ci hanno consegnato, l’eredità civile noi affidata dalle loro gesta. Così Francesco Berti Arnoaldi Veli, che per tutta la vita è stato un attivo promotore di quei valori democratici e antifascisti che ha scelto di difendere rischiando la propria vita. È dunque con viva commozione che abbiamo deciso di istituire questo premio alla sua memoria. Un piccolo gesto, che non esaurisce l’immensità di quanto ha donato al paese interno, ma che vuole rappresentare non soltanto un omaggio, ma anche la possibilità di un passaggio di testimone alle giovani generazioni, che lui ha sempre frequentato, guidato, ascoltato”.
"La nostra famiglia – commenta il figlio, Giovanni Berti Arnoaldi Veli – è grata alla Fondazione Fossoli dell’istituzione della borsa di studio, anche per il forte valore simbolico di affidare alle nuove generazioni la diffusione e la difesa dei valori di giustizia e di libertà per i quali nostro padre si è battuto tutta la vita, e che devono continuare a presidiare la società, nella pace e nella solidarietà, contro ogni prevaricazione ed ingiustizia".

 

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