Auguro a tutti un voto ragionato e pensato

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Con un video publicato su Facebook per la prima volta Simone Morelli interviene sul Carpigate l’inchiesta che ha travolto il Comune di Carpi.

“In tanti mi hanno chiesto perché non parlassi, perché non mi difendessi… come sempre ho preferito che i fatti parlassero più forti delle parole. Veniamo fuori da una serie di archiviazioni, una serie di articoli, intercettazioni uscite… aspetti della mia vita privati gettati con nonchalance…

“Potrei anche scusarmi per le cose dette, ma andrebbero contestualizzate, spiegate… Non mi ha disturbato essere indagato, è giusto rispondere a un potere diverso, ma la strumentalizzazione della politica che non riesce a lanciare contenuti ma che si nasconde dietro al chiacchiericcio, questo non serve a nessuno.
Restano dei fatti: Hera, ci crediamo, sì o no? E’ un esempio, potrebbero essercene un milione. Ancora, non ho preso una lira, non ho preso voti…”.

“Chi ha avuto la fantasia, la voglia di spingere, di volere una Carpi diversa, più forte, più dinamica oggi ci sta, oppure no? Facciamo che tutto non sia vano. Proviamo a lanciare il cuore. Proviamo ad averlo”.

“Esiste un esercito di persone che intraprende con nuove forme e noi non le catalizziamo, ma il pubblico da solo non può fare nulla, ha bisogno della sinergia col privato. Ecco cos’erano le Notti bianche, non feste, festini, nani e ballerine, erano la capacità di unire pubblico e privato.
Tante volte ho esasperato i toni: torrione, fatto! Moda makers, fatta…
Non era un fatto personale. Non solo spettacoli”.

“Il compito del pubblico e del politico è riunire le persone e avere uno spirito di sintesi mentre si ha una visione, netta. Visioni che non ho visto in questa campagna elettorale.
Chi è per Hera, sì o no? Aldilà delle promesse mi chiedo: i soldi dove si cacciano fuori?”.

“Ringrazio chi ha creduto non a una follia ma a uno scatto di libertà. Non so cosa votava la gente, non mi interessava e non mi interessa, c’è una coscienza superiore che è Carpi. A Carpi, quel bene comune, a quello sto! Ed ecco il mio silenzio. Il bene comune rappresentato da un organo terzo che è la Magistratura”.

“Grazie per non aver creduto che a Carpi ci fosse qualcosa di sporco, di sordido, di sbagliato… che portasse tutto a un consenso elettorale o al denaro. Invece era qualcosa di puro, persone che si riunivano: abbiate la forza di continuare a farlo.  La politica non dev’essere tifoseria ma concretezza. Fare. Volontà. Ma soprattutto diventa speranza”.

“A me non sembra di aver pagato e sono orgoglioso persino di questa pagina, perché ne esco lindo. Autentico. Ne avrei fatto anche senza, ma sono cresciuto e vado orgoglioso del modo con cui ho fatto tante cose”.

“Mi piace la mia città e spero che questa volta ognuno di noi – e di voi – riesca ad avere il coraggio, la volontà di cambiare, la non paura, la libertà, la determinazione e il disinteresse di rovesciare i tavoli.
Auguro a tutti un voto ragionato e pensato. Col cuore, con l’istinto ma, soprattutto, con una grandissima fame. La fame di vedere una Carpi grande che non deve rispondere a nessun potere superiore. Buon voto”.

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