Metti una sera a scacchi

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Una scuola del fare, capace di allenare competenze importanti nei più giovani, come imparare a imparare, rispettare le consegne, comunicare, esercitare il pensiero critico… grazie a una didattica che si ispira ad alcune tecniche del Project Management: un modello per l’ideazione e la realizzazione di progetti che ha come obiettivo non tanto il prodotto, quanto il processo attraverso il quale lo si realizza, dall’ideazione alla pianificazione, aall’esecuzione. “Un modo per mettere in correlazione tutte le competenze che devono acquisire i ragazzi è sicuramente quello di proporre loro il cosiddetto compito autentico o di realtà, ovvero un problema complesso e aperto, affrontato insieme, divisi a gruppi, – spiega la docente Rossella Cestari della Scuola Primaria Collodi – attraverso lo sviluppo di una ricerca o un progetto, in grado di accertare la padronanza di un certo numero di conoscenze e abilità. Un compito stimolante e mai scontato che richiede anche innovazione e fantasia”.
Dopo la positiva esperienza del Torneo di dama dello scorso anno, “la curiosità degli allievi di approfondire altri giochi con la scacchiera in particolare quello degli scacchi, ha motivato la scelta di implementare un progetto specifico”, sorride Rossella.
Uno strumento educativo dal carattere innovativo, capace di favorire la riuscita scolastica, la capacità di affrontare problemi complessi,  rafforzando i rapporti interpersonali e dunque facilitando integrazione e inclusione.
Metti una sera a scacchi è il titolo del torneo rivolto a genitori, nonni e ragazzi del quartiere, organizzato il 5 e il 12 aprile, dalle 20,15 alle 22,15, tra le mura delle Collodi. “La Classe 5A – prosegue Rossella Cestari – ha pensato a tutto, organizzando l’evento dalla A alla Z. Dallo studio di fattibilità alla stesura delle regole del gioco da distribuire ai partecipanti, alla costruzione delle scacchiere e degli scacchi. Dalla pubblicizzazione dell’evento all’organizzazione del torneo rivolto a principianti, intermedi ed esperti, dalla quota di iscrizione (5 euro) ai premi”.
E se durante il combattuto torneo vi venisse un languorino, non preoccupatevi, perché i ragazzi hanno proprio pensato a tutto e allestiranno un rinfresco con torte, bibite e pasticcini…. L’intero ricavato delle due serate poi sarà devoluto alla scuola per acquistare sussidi didattici.
“Lo scopo del torneo – conclude la professoressa Cestari – è quello di promuovere cittadinanza attiva e inclusione sociale all’interno di un momento ludico e piacevole”. Un modo per aprire le Collodi alla città e unire così grandi e piccini tra i banchi di scuola.
J.B.

 

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