La forza è il gruppo

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L’alcol uccide 20 volte più della droga (quasi mille decessi l’anno), e quattro volte più degli incidenti stradali (5mila circa). In Provincia di Modena si stima che le persone con dipendenza da alcol siano almeno 8mila, 80mila i consumatori problematici. Nonostante l’entità del fenomeno, spesso le persone sottovalutano le gravi conseguenze legate all’uso di sostanze alcoliche. L’alcol, infatti, è causa diretta di malattie, ma anche di danni rilevanti, aggiuntivi ed evitabili dovuti a incidenti stradali, domestici e sul lavoro. “Il nostro sforzo quotidiano è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, a partire dai giovani, sui rischi legati al consumo di alcol, di sostanze, al gioco d’azzardo e alle difficoltà connesse all’uso delle nuove tecnologie”, spiega Stefano Mazzoli, presidente di Acat, Associazione Club Alcologici Territoriali di Carpi e Mirandola. Sodalizio che, lo ricordiamo, dopo tanto lavoro, ha fatto nascere in città il primo Centro alcologico territoriale funzionale ospitato presso la Casa del Volontariato. Acat di Carpi e Mirandola è presente sul territorio da oltre vent’anni e si rivolge agli interi nuclei famigliari. “Ogni dipendenza, infatti, comporta una grave sofferenza anche per il contesto famigliare e sociale. La vita di partner, figli, genitori, amici, colleghi di lavoro… viene letteralmente sconvolta e compromessa. Per tale motivo Acat offre alle famiglie colloqui individuali e la partecipazione a incontri settimanali in gruppi, frequentati oggi da circa 120 persone”, spiega Mazzoli.
Le famiglie aderenti al Club Il Risveglio di Carpi (che si incontrano ogni mercoledì, alle 21, all’Oratorio della Parrocchia di Quartirolo) annunciano ora la simbolica apertura di un’altra porta dedicata alla solidarietà e alla promozione della salute. “Le medicine del Club sono la solidarietà con cui si condividono gioie e dolori con gli altri componenti, l’amicizia che fa dell’incontro con l’altro una forte motivazione all cambiamento e, infine, l’amore che sostanzia e sostiene ogni percorso di crescita e maturazione individuale, famigliare e sociale”.
Per far conoscere la nascita del secondo gruppo a tutte le famiglie che desiderano dar vita a un cambiamento positivo, Acat organizza il 14 e 15 marzo, a partire dalle 20,30, alla Parrocchia di Quartirolo, due incontri dal tema Prendiamo la vita con uno spirito nuovo. “Al termine delle due serate – conclude Mazzoli – alcune famiglie del Club condivideranno la loro esperienza e offriranno un piccolo rinfresco”.
Nei gruppi, lo ricordiamo, le persone parlano, si confrontano, si scambiano opinioni ed emozioni. Ognuno tira fuori ciò che sente e prova. Insieme, le famiglie si supportano e si aiutano vicendevolmente. Non ci sono medici né si utilizzano farmaci. La forza è il gruppo. Una forza che ora si accresce ulteriormente e viene messa a disposizione dell’intera cittadinanza.
Jessica Bianchi

 

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