Paesaggio naturale lungo il Secchia, Novi è arrivato per primo

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“Non ha senso votare una delibera che può ancora cambiare e, per evitare di perdere tempo, appena delibera Modena, deliberiamo anche noi” aveva affermato l’assessore Simone Tosi all’inizio dell’anno.

Adesso che c’è l’ok da Modena anche i Comuni di Carpi, Campogalliano e Soliera possono procedere con l’approvazione. Novi invece ci ha creduto sin dall’inizio e, grazie a un percorso partecipato, il Consiglio Comunale all’unanimità è arrivato nel mese di settembre scorso all’approvazione della proposta di istituzione del Paesaggio naturale e seminaturale protetto del medio e basso corso del fiume Secchia. Non sarà un Parco vero e proprio ma comunque una chance verde legata anche al turismo ‘slow’. Se tutti i Comuni sul Secchia si troveranno d’accordo, la proposta sul Paesaggio naturale del Secchia sarà presentata alla Regione.Sicurezza idraulica, rinaturalizzazione delle sponde e delle aree utilizzate per le attività estrattive, integrazione con il piano urbanistico generale, offerta agrituristica e turismo sostenibile: sono questi i principali ambiti di azione del Paesaggio naturale e seminaturale protetto del medio e basso corso del fiume per contribuire a fermare la perdita della biodiversità. Il Paesaggio naturale non è un Parco e quindi non ha i vincoli tipici di quelle aree protette ma “rappresenta un‘occasione che offre nuove opportunità consentendo anche a comuni più piccoli come il nostro di ottenere finanziamenti per la valorizzazione del territorio lungo il Secchia” spiega Susanna Bacchelli, assessore comunale di Novi, che ha affrontato la questione subito dopo la nomina nel 2017. “La proposta iniziale di Parco poneva troppi vincoli uguali per tutti nell’ambito di un territorio fortemente differenziato, ma si trattava di un’occasione da non perdere per noi”. Così Bacchelli inizia a incontrare gli agricoltori in sedute pubbliche, in tutto due, in cui il dibattito è particolarmente acceso ma utile a comprendere le potenzialità della proposta di Paesaggio in cui i vincoli rimangono i medesimi previsti dal Piano Regolatore Generale. “Gli imprenditori agricoli, soprattutto quelli più giovani, al termine degli incontri hanno capito di poter trarre vantaggio dalla promozione del territorio e del corso del fiume Secchia nell’ambito di questa proposta di Paesaggio che individua inoltre un unico soggetto, l’Ente Parchi, che funziona da cabina di regia per la gestione e per le attività che interessano le aree all’interno del perimetro del paesaggio”.

Tra le finalità dei Paesaggi naturali e seminaturali protetti, istituiti dalla Regione per tutelare aree in cui le relazioni tra attività umane e ambiente naturale hanno favorito il mantenimento di habitat e di specie in buono stato di conservazione, c’è anche quella di migliorare le infrastrutture per la fruizione a piedi e in bicicletta. “Nel tratto di nostra competenza la Euro Velo conosciuta come Ciclopista del Sole che porta a Firenze, e la ciclabile del Secchia che va verso Sassuolo coincidono – spiega Bacchelli – e con il coinvolgimento delle aziende potremo elaborare progetti di turismo sostenibile”.

Il Paesaggio naturale del Secchia si estende su una superficie totale di 15mila 855 ettari e, oltre a quello di Modena, interessa i Comuni di Castellarano, Sassuolo, Formigine, Casalgrande, Rubiera, Campogalliano, Soliera, Carpi, Novi, San Prospero, San Possidonio, Cavezzo e Concordia che hanno sottoscritto o sottoscriveranno, come Modena, la stessa proposta da presentare in Regione.

Sara Gelli

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