Tra scienziati in festa e principesse coraggiose

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Rocambolika. Miraggi, magie e altre diavolerie, la rassegna di teatro da 0 a 99 anni, ideata dalla Fondazione CR Carpi e offerta alle famiglie del territorio per allietare i più giovani con le tante potenzialità del linguaggio teatrale, prosegue tra improbabili scienziati e mancate regine, il 16 e il 17 febbraio.
Alle 21 di sabato 16, la Compagnia Quintoequilibrio porta in scena lo stralunato spettacolo Una vita a matita, vincitore del Minimo Teatro Festival VI “per aver saputo coniugare elementi di comicità surreale attingendo tanto dal teatro e dal circo contemporaneo quanto dalle comiche del cinema muto”.
Per un pubblico con almeno 9 anni di età, l’esibizione ha le sembianze di un laboratorio improbabile sulla “serissima” questione del compleanno. “Ogni anno nel mondo vengono festeggiati all’incirca 7 miliardi di compleanni e 21 milioni di non compleanni, tra cui il più celebre quello del Cappellaio Matto…”, inizia così questa stravagante performance capace di mischiare con ironia molteplici linguaggi. Due ricercatori (Quinzio Quiescenti e Lorenzo Covello), sulla base di rigorosissimi dati scientifici, sono alle prese con le giuste formule per evitare catastrofi durante le feste. Pop corn, trombette e stereotipi di una ritualità fatta di forma e non di sostanza sono gli strumenti dei bizzarri ricercatori. Attraverso l’analisi delle attività che si fanno durante i festeggiamenti, i due attori fanno emergere i dettagli insignificanti della società del consumismo. Tra un vortice di azioni e giochi surreali, lo spettacolo mette in scena una riflessione agrodolce sul bisogno di semplicità, mentre il mix giocoso di linguaggi, tra numeri esilaranti da acrobati-mimi-giocolieri conduce a un comico cortocircuito tra rigore scientifico e frivolezze, fino al motivo originario per cui la ricerca era iniziata: a cosa serve desiderare? Domenica 17 febbraio, alle 17.30, sempre Compagnia Quintoequilibrio, porta in scena (una)Regina che in realtà regina non vuol proprio diventare e, con garbo e ironia, affronta il tema del coraggio di poter essere se stessi. Per combattere la noia, due sorelle s’inventano una fiaba che, come per magia, le trasporta indietro nel tempo, quando c’erano vecchie governanti stanche di regnare e fanciulle ubbidienti. Trasformandosi, l’una in un’ingombrante, buffa ed egocentrica madre governante e l’altra in una timida e sognatrice forse futura regina. “Cosa vuoi fare da grande?” La domanda può sembrare inutile per una giovane principessa! E se invece questa coltivasse in segreto un desiderio diverso, lontano dal futuro che si prospetta per lei? Quanto coraggio ci vuole per ribellarsi a un destino che ci sta stretto? E cosa succederebbe se, per amore di chi ha scelto per noi, non riuscissimo a dire di no? Tra litigi, risate e danze sfrenate, le due sorelle metteranno alla prova la potenza della loro libertà.
Lo spettacolo, per un pubblico dai 6 anni di età, affronta uno dei passaggi iniziatici fondamentali: la necessità di conquistare, giorno dopo giorno, piccoli momenti di autonomia e di emancipazione dalla guida che ci indirizza e ci protegge. E, come accade nei giochi di tutti i bambini, attraverso la fiaba viene aperto uno squarcio spazio-temporale protetto per mettersi alla prova e osservare un possibile futuro.
 Gli appuntamenti si svolgono presso l’Auditorium San Rocco e sono gratuiti. L’ingresso è su prenotazione sul sito www.fondazionecrccarpi.it.

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