Una vita sul palco

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“Mi sono talmente divertito che non vedo l’ora di registrare la seconda serie”. La gioia del carpigiano Daniele Verrini, già presidentissimo del Comitato della Balorda, è incontenibile. Dopo quattro intense settimane di riprese, la sua avventura a Torino, sul set di una fiction che il prossimo anno andrà in onda su Rai 1, è terminata, ma l’entusiasmo è ancora alle stelle. Il talento di Daniele, da oltre vent’anni tra gli attori consumati della Compagnia della Cooperativa Nazareno, in occasione del Festival delle Abilità Differenti, non è sfuggito a Giacomo Campiotti, già regista della toccante serie Braccialetti Rossi. “Ho fatto il provino – sorride Daniele – ed è andato tutto benissimo. Io ho un dono, mi basta leggere una battuta una volta per ricordarla immediatamente”. Insieme al fido compagno Luiz Calzolari, operatore del Nazareno, per Daniele è così iniziata un’esperienza straordinaria nella città della Mole. 

La fiction, di cui non possiamo svelare dettagli e che, probabilmente, sarà intitolata Nessuno è perfetto, racconta con delicata semplicità la fuga d’amore tra due ragazzi affetti dalla Sindrome di Down. Intorno a loro una galleria di personaggi più o meno improbabili. Tra loro vi è anche Daniele: “io interpreto Sandro – ride – un cameriere che dice sempre di no”. Elemento comico della serie, sul piccolo schermo Daniele non mancherà di emozionare e strappare a tutti un sorriso. Sul set, Daniele ha fatto amicizia con tutti, da Edoardo Leo a Raffaele Vannoli, a Cristiana Capotondi: “la Capotondi è bellissima, ci siamo fatti un sacco di selfie”, racconta Daniele.

Delle quattro settimane appena trascorse, Daniele rimpiange ogni istante dentro e fuori dal set. “Recitare è la cosa che mi è piaciuta di più, ma anche uscire, la sera, con Luiz e gli altri ragazzi conosciuti lì era bellissimo”. Coi suoi 53 anni “portati a bomba” come ripete Luiz, Daniele è un artista ormai navigato e a tutto tondo: “quest’anno oltre alla fiction ho partecipato anche al casting di Ballando sotto le stelle on the road. Devo dire che anche danzare è nelle mie corde”. Per Daniele l’essenziale è stare su un palco, catalizzare l’attenzione. “A Torino – ride Calzolari – ogni volta che entravano in un locale, Daniele, iPod alla mano, improvvisava dei dj set. Era lui che accompagnava me, mica il contrario”. Tra i ricordi speciali da serbare nel cuore ve n’è poi un altro, rivela Daniele: “Paolo Cevoli mentre ero a Torino mi ha chiesto di andare a Milano per partecipare al suo spettacolo al teatro storico dello Zelig. Mica potevo rinunciare”. E così Daniele è salito sul palco e la magia ha avuto inizio. Dopo un monologo di tre minuti tratto dal Riccardo III di William Shakespeare, uno dei suoi cavalli di battaglia, il pubblico si è scatenato in una vera e propria standing ovation. Tornato a Carpi, Daniele continua a esercitarsi e a dedicarsi alla sua passione più grande, il teatro: “lui in un attimo impara il copione – spiega Luiz – poi, giorno dopo giorno, ne comprende appieno le battute, lo spirito… e prende consapevolezza del suo respiro, del suo corpo. Il lavoro da fare è sempre tanto ma, alla fine, il risultato ripaga ogni sforzo”. Tra gennaio e febbraio, i due compari, dovranno certamente rifare un’incursione a Torino per sistemare gli ultimi dettagli: “io – esclama Daniele – ho già la valigia pronta è stata troppo una super esperienza bellissima. Vuoi il mio autografo?”. Non posso certo rifiutare. 

Jessica Bianchi 

 

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