In crisi le filiere del recupero

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La gara d’appalto da 290mila euro indetta per il ritiro del vetro nell’intero bacino di Aimag è andata deserta. Non si è presentata nemmeno la società di San Cesario, Emiliana rottami, che per anni ha effettuato il servizio, e che da alcune settimane è finita in concordato con riserva. Uno scenario del tutto inaspettato che ha spiazzato la dirigenza della nostra municipalizzata. “Stiamo raccogliendo il vetro e continueremo a svuotare le campane senza creare alcun disservizio per la cittadinanza”, chiarisce Paolo Ganassi, dirigente dei Servizi ambientali di Aimag, ma l’incognita su chi si occuperà dello smaltimento resta.
“Il mercato del vetro è fermo e i maggiori player che avviavano tale materiale alla trasformazione stanno soffrendo. Stiamo dunque vagliando alcune possibilità per far sì che tale tipologia di raccolta possa diventare nuovamente appetibile per qualcuno”. La soluzione non potrà che far rima con maggiore qualità: “stiamo discutendo circa la possibilità di raccogliere il vetro in modo separato e non più insieme al barattolame o se fare, di vetro e plastica, delle specifiche raccolte domiciliari”, rivela Paolo Ganassi, il quale non nasconde una certa preoccupazione a causa della forte battuta d’arresto che ha interessato tutte le filiere del recupero, “dalla carta alla plastica. Rispetto ad alcuni anni fa tali filiere hanno dimezzato la loro valorizzazione economica sul mercato e questo, in un territorio come quello di Aimag, dove la differenziata è al 90%, ha un’incidenza molto elevata”.
Jessica Bianchi

 

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