Il Parco della Cappuccina si farà

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“Tra febbraio e marzo 2019, il Parco della Cappuccina vedrà la luce”. Parola dell’assessore all’Ambiente del Comune di Carpi, Simone Tosi. “Entro la fine del nostro mandato metteremo a disposizione della collettività uno spazio verde del tutto nuovo per la città: 120mila metri quadrati di prati e boschi che si estenderanno dal Parco della Resistenza sino alla tangenziale Bruno Losi”.
Dimenticate i parchi cittadini a cui siete abituati, nel nuovo grande parco, non ci saranno giochi  e giostrine, dal momento che il “vincolo di rispetto della fascia cimiteriale impedisce la creazione di opere strutturali”, spiega Tosi. L’idea è quella di “mettere a disposizione dei grandi prati dove vedere la gente giocare e le famiglie fare picnic e trascorrere del tempo all’aria aperta”. Prati e sentieri, alternati a boschi, peraltro già presenti, “saranno totalmente preservati per la loro preziosa funzione di riequilibro ambientale. All’interno di questi boschetti vi sono già dei sentieri naturali, praticabili in bicicletta o a piedi e il nostro intervento anche dal punto di vista della manutenzione sarà minimo e poco impattante. Insomma un parco simile a quello di Correggio, caratterizzato da percorsi poco invasivi, l’ideale per correre, camminare…”. L’iter è già partito: sono state “avviate le procedure di esproprio per 47mila metri quadri di aree private e il progetto preliminare è stato presentato. Entro la fine dell’anno avremo il progetto definitivo e dopo aver fisicamente acquisito a demanio l’area, nei primi mesi del 2019 il cantiere per la realizzazione del parco decollerà”. Il Parco della Cappuccina (che costerà 850mila euro tra espropri e spese di realizzazione e che coi suoi 12 ettari sarà il più grande di Carpi), futuribilmente, prosegue l’assessore “dovrà essere annesso col Parco della Resistenza. La suggestione è dunque quella di superare la barriera fisica costituita da via Dei Cipressi. Perché non pensare, ad esempio, di chiudere la strada al traffico? In questo modo, a piedi o in sella alla due ruote, dalla Chiesa di San Francesco si potrebbe raggiungere la tangenziale attraverso un bel percorso nel verde. Ovviamente questa non è l’unica ipotesi al vaglio. In questo momento poi, – rivela Tosi –  ci stiamo confrontando con alcuni soggetti già operanti in città, interessati a investire ulteriormente sulle proprie attività: il compromesso potrebbe essere quello di accordare loro la possibilità di incrementare, ad esempio, gli spazi di vendita, pur senza aumentare i volumi delle strutture, in cambio della realizzazione di due sovrappassi ciclopedonali all’altezza della Polisportiva Dorando Pietri e del Polo scolastico di viale Peruzzi per garantire così attraversamenti sicuri”. Accanto alla realizzazione di questo polmone verde, spiega Simone Tosi, anche un’altra suggestione si sta facendo nuovamente largo dopo lunghi anni di discussione: “sul Parco Lama si è avviato un percorso partecipato attraverso dei focus group selezionati da un’azienda a cui abbiamo affidato l’incarico di comprendere quale sia il sentimento dei carpigiani nei confronti dell’area dell’Oltreferrovia. Di oltre 1 milione di metri quadri di superficie, 300mila sono edificabili, di questi, 150mila ci saranno ceduti come verde, mentre infrastrutture e case sorgeranno su circa 80mila mq. Cosa deve diventare quel pezzo di città anche a fronte del progetto di riqualificazione dell’ex Consorzio, del valore di 8 milioni di euro, che metteremo in campo? Qual è la vocazione del Parco Lama secondo i cittadini?  Attendiamo di conoscere il responso”.
Jessica Bianchi

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