La subacquea che aveva paura dell’acqua

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Si può diventare esperti subacquei, calarsi per decine di metri nelle profondità marine e respirare tramite una bombola, quando fino a qualche anno prima non si voleva nemmeno immergere il viso sott’acqua? La storia di Elisa Cavazzoli, insegnante di fitness, 25 anni, di Carpi, è la dimostrazione che le paure si possono superare in qualunque momento della vita, basta avere la giusta motivazione. “Fino ai 10 anni – racconta Elisa – avevo una vera e propria avversione verso mare e piscina. Poi, grazie a mio padre ho cominciato gradualmente a prendere confidenza con l’acqua, a imparare a stare a galla e a nuotare, ma il mio stato d’animo in acqua era sempre di grande tensione”.

Poi, il desiderio di viaggiare e scoprire la natura in assoluta libertà, senza porsi limiti, ha spinto Elisa a guardarsi dentro per smantellare, passo dopo passo, il muro di ansie e timori che aveva costruito intorno al mondo acquatico. Fondatrice insieme all’amica Jessica Borra del blog e della pagina facebook Mondo in altalena, Elisa ha fatto la prima esperienza a contatto con la fauna marina durante un viaggio in Thailandia nel 2013. “Nelle isole Similan ho praticato per la prima volta snorkeling. Era stato difficile tuffarsi dalla barca a causa della mia proverbiale insicurezza nei confronti dell’acqua, ma poter perlustrare l’ambiente marino che si nasconde sotto le onde mi aveva entusiasmato a tal punto da voler ripetere l’esperienza. Tuttavia, si trattava ancora di un’attività alla portata di chiunque sappia stare a galla e che si pratica sulla superficie dell’acqua. L’immersione subacquea, invece, richiede una preparazione tecnica e teorica attestata da appositi brevetti. In tutti gli altri miei viaggi ho sempre continuato a fare snorkeling ma cominciava ad attirarmi l’idea di fare subacquea perché è un modo per addentrarsi di più nel mondo marino. La paura, però, mi frenava”.

Come hai trovato la forza per farcela?

“Con un amico e compagno di viaggio. Anche lui era affascinato dal mondo del diving ma come me ne era intimorito. Abbiamo continuato a fantasticare solo a parole su quello che avremmo potuto fare fino a quando, la sera di Natale del 2017, abbiamo incontrato un amico istruttore di subacquea (Federico Boni del Circolo del Mare di Correggio). Parlando con lui ci siamo decisi a fare una prova in piscina a Carpi ed è stato incredibile. Respirare sott’acqua è una sensazione che conquista. E così abbiamo deciso di partecipare al corso Open Water 20 metri: il primo livello per avvicinarsi a questa disciplina. Dopo il corso in piscina siamo stati due weekend al mare, prima all’Argentario e poi a Portofino, per concludere l’esame che è stato teorico e pratico. Adesso non vedo l’ora di partire per il prossimo viaggio per scoprire le bellezze che si celano sotto nuovo mari e oceani”.

Cosa consiglieresti a chi ha paura dell’acqua?

“Di affidarsi a istruttori e insegnanti competenti e in grado di infondere fiducia. L’acqua è nostra amica, basta saperla conoscere e affrontare nel giusto modo. L’importante è procedere per gradi, senza pretendere sin da subito troppo da se stessi, ma misurandosi con le proprie paure con coraggio, determinazione e buon senso. La paura è un sentimento naturale, alla base dell’istinto di sopravvivenza, ma non dobbiamo lasciarci sopraffare o rischiamo di perderci le cose più belle della vita”.

Chiara Sorrentino

 

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