La Festa dell’Aratura si farà

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L’annuncio proclamato lo scorso anno circa la fine della Festa dell’Aratura, dettato dall’invecchiamento dei volontari e dalla lievitazione dei costi causata dalle restrizioni introdotte dalla cosiddetta Circolare Gabrielli, era stato accolto con stupore e grande amarezza dalla cittadinanza. Fortunatamente però, a raccogliere le redini dei dimissionari Giancarlo Veroni, Giuliano Berni, Giancarlo Incerti, Franca Rivasi e Giuliana Goldoni dell’associazione organizzatrice, Amici del Cibeno, ci hanno pensato Marco Gasparini, già presidente della Virtus Cibeno, e il suo staff. Forze nuove che, con passione e intraprendenza, daranno futuro a una manifestazione storica e amata.
“La formula – spiega Marco Gasparini – resterà immutata ma la festa verrà ridimensionata in termini di spazio e nel numero di serate. Per questa edizione, infatti, dobbiamo misurare le nostre forze, capire se i volontari sono sufficienti e quantificare gli utili: dopodiché saremo in grado di raddrizzare il tiro. E’ con grande entusiasmo e voglia di metterci in gioco che abbiamo raccolto l’eredità di chi ci ha preceduto: noi ce la metteremo tutta poi, se la fatica supererà il gusto, come dice l’adagio, riconsidereremo la nostra decisione”. A dare man forte alla nuova dirigenza, assicura Gasparini, “contribuiranno anche Veroni e Berni: la loro esperienza di lungo corso si rivelerà certamente preziosa nell’organizzazione di una manifestazione tanto complessa e articolata”. Una kermesse che occupa un posto speciale nel cuore del neo presidente: “da giovane vi facevo il volontario, nell’area Zanichelli sono cresciuto. Amo la Festa dell’Aratura e come me molti altri, ecco perché ho deciso di lanciarmi in questa nuova avventura”.
Le serate della festa passeranno da 15 a 11 e si concentreranno nel weekend (17, 18, 19, 23, 24, 25, 26, 30, 31 agosto e 1 e 2 settembre), “per dare ai volontari la possibilità di riposare durante la settimana”. All’interno della Festa verrà creato uno spazio pensato per i ragazzi e gestito dai giovani atleti della Virtus Cibeno: “lì potranno passare del tempo divertendosi e ascoltando musica. Un modo per avvicinare nuove leve al mondo del volontariato e preparare così il terreno al prossimo cambio generazionale”, prosegue Marco Gasparini. Il buon cibo sarà ancora una volta protagonista ma, avverte il presidente, “Tradizionale, Falò e Ristorante di pesce verranno accorpati e convivranno in un unico spazio. Gli stand dedicati a Gnocco Fritto e Pizzeria verranno invece gestiti come da tradizione, rispettivamente da Ushac  e Avis”, unitamente ad Antenna 2000 , Amo, Giravolta, Croce Rossa – Comitato di Carpi, Virtus Cibeno e Gruppo volontari Protezione Civile Città di Carpi. Sul fronte intrattenimento, la Festa dell’Aratura proporrà poi Liscio, Balli latino americani e cabaret, unitamente ai gonfiabili per i più piccoli e, per le famiglie e non solo, verranno predisposti due bar e una gelateria. Gli oneri legati alla festa sono tanti ma, prosegue Gasparini, “non ancora del tutto quantificabili. Ci stiamo attrezzando affinché siano rispettate tutte le misure di sicurezza previste dalla nuova normativa. I costi sono alti ma la Festa dell’Aratura è prima di tutto una festa del volontariato dal momento che gli utili vengono ridistribuiti a numerosi soggetti del terzo settore e per tale motivo è necessario impegnarsi per darle un futuro. La manifestazione, nata coi trattoristi, si muove oggi in un momento storico completamente mutato e col quale è necessario confrontarsi e interrogarsi per capire quale impronta darle futuribilmente”.
Jessica Bianchi

 

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