Progetto Volo: i numeri di Carpi

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53 associazioni coinvolte, 2.270 studenti tra scuole medie e superiori coinvolti in incontri, stage, campi pratici e percorsi di formazione e peer education: sono questi i numeri del Progetto Volo per l’anno scolastico 2017-2018 riguardanti i territori di Carpi, Novi di Modena e Soliera.
Scopo del progetto – promosso da Centro Servizi per il Volontariato di Modena e Fondazione Casa del Volontariato – è quello di favorire l’incontro tra Terzo settore e giovani generazioni, stimolando i ragazzi alla cultura della solidarietà e dell’impegno sociale.
Sono molteplici le azioni del progetto: incontri tra volontari e studenti nelle scuole, stage presso le associazioni, percorsi alternativi alla sospensione scolastica, peer education, campi di protezione civile e i laboratori di partecipazione per le scuole medie, chiamati Officine della Soldiarietà.
Sono 60 le classi incontrate, per un totale di 756 studenti dalla III alla V tra Liceo Fanti, IPSIA Vallauri e ISS Meucci/Cattaneo, nell’ambito degli incontri con i volontari nelle scuole. Oltre alla conoscenza delle singole realtà associative partecipanti, alle classi V è stato presentato anche il Servizio Civile e Servizio Volontario Europeo, con la testimonianza diretta da parte dei volontari dei due servizi.
Le domande di stage presso le associazioni sono invece state 143, di cui 98 già portati a termine e 12 ancora attivi: queste diventano così occasioni concrete per conoscere personalmente le associazioni incontrate in classe, e opportunità di sperimentazione di se stessi in contesti e con modalità diverse, in modo protetto, per la durata di un minimo di 20 fino a un massimo di 40 ore complessive. Altro percorso possibile, che ha coinvolto 23 studenti degli istituti superiori, è quello del volontariato alternativo alla sospensione disciplinare di breve periodo: i partecipanti possono decidere, in accordo con scuola e famiglia, di impegnarsi, in alternativa alla sanzione, in percorsi di stage personalizzati di sensibilizzazione alla cittadinanza attiva e al servizio sociale, svolgendo lo stage in orario scolastico ed extrascolastico.
Tra le iniziative, anche i percorsi formativi finalizzati alla peer education, al fine di far acquisire ai giovani partecipanti i mezzi più idonei a sensibilizzare i propri coetanei: a seguito dei momenti formativi, i 6 ragazzi coinvolti hanno partecipato agli incontri di sensibilizzazione in classe con ottimi risultati.
Non ultimo, il Campo di Protezione Civile per le scuole superiori che, svoltosi nel week end del 14 e 15 aprile scorsi, ha visto la partecipazione di 32 studenti, i quali hanno svolto attività riguardanti il rischio idraulico, l’antincendio boschivo, l’avvistamento dispersi, le radiocomunicazioni, il soccorso sanitario e cinofilo. Ma non solo: gli studenti incontrati durante l’anno dagli operatori di PC nelle classi sono stati in totale 1004.
Parte importante del progetto riguarda anche gli alunni frequentanti le scuole medie: tramite le Officine della Solidarietà, che hanno coinvolto 338 studenti per 15 classi delle scuole Focherini, Fassi, Pio e Da Vinci, allo scopo di stimolare riflessioni riguardanti il mondo della solidarietà, superare eventuali pregiudizi e stereotipi riguardanti il volontariato e costruire percorsi di solidarietà condivisi con la scuola, con gli insegnanti come protagonisti. Le Officine operano anche durante la Settimana della Gentilezza dell’Istituto comprensivo Carpi 2, incontrando anche le scuole primarie.
“Tutte le molteplici iniziative che sono organizzate sotto l’egida del Progetto Volo sono assai preziose – commenta il Presidente della Fondazione Casa del Volontariato, Nicola Marino – innanzitutto perché funzionano, coinvolgendo ogni anno centinaia di giovani che potranno essere i volontari di domani. Sapendo quanto sia vivo e urgente il tema del ricambio generazionale nelle associazioni di volontariato, la FCV continuerà a sostenere il progetto e altri con obiettivi simili, affiancandoli a iniziative di riflessione e stimolo rivolte direttamente alle associazioni, che devono a loro volta modificare in parte modalità organizzative e mentalità per saper accogliere un diverso tipo di volontari in un mondo che cambia più in fretta che mai”.

 

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