Nuova vita per l’ex centrale di Fossoli

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“Un luogo a rischio degrado e abbandono ritroverà un’identità forte. La rigenerazione dei siti produttivi dismessi, in un’ottica di economia circolare rappresenta la giusta direzione da intraprendere onde evitare ulteriore consumo di suolo e, al contempo, evitare la creazione di non luoghi”. Sono state queste le prime parole del sindaco Alberto Bellelli nel commentare il cantiere che trasformerà  l’ex centrale Turbogas di Fossoli in un innovativo polo logistico utilizzato dalle aziende del Gruppo Enel come una delle piattaforme di riferimento per tutto il nord Italia. “L’impianto produttivo di Carpi – ha spiegato Stefano Riotta, responsabile Cicli combinati, Olio e Gas Enel produzione – è entrato in esercizio nel 1980 e ha ricoperto, con i suoi 76.000 metri quadri di estensione complessiva, un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza e la stabilità della rete elettrica nazionale coprendo il fabbisogno di energia in periodi di richiesta particolarmente elevata e in casi di emergenza.  Le mutate esigenze dello scenario energetico hanno causato nel tempo una sensibile riduzione dell’utilizzo della centrale e il sisma le ha assestato il colpo di grazia segnando la fine della sua operatività. Formalmente dismesso nel 2013, l’l’impianto fossolese  rientra ora, insieme ad altri 22, nel progetto di riqualificazione  Futur-e”. La nuova vita dell’ex centrale di casa nostra si svilupperà in un settore del tutto diverso dalla produzione di energia, come ha sottolineato Marco Fragale, responsabile Enel Futur-e. “L’idea che ci guida è quella di riqualificare le centrali giunte alla fine del proprio ciclo di vita, affinché possano accogliere nuovi progetti nel rispetto di tre diktat: sostenibilità ambientale, economica e innovazione”. Grazie alla sua posizione strategica, prosegue Fragale, “Enel ha deciso di investire sull’area di Fossoli, per un ammontare di spesa di circa 10 milioni di euro, riconvertendola in un centro logistico (20mila metri quadrati coperti) a supporto delle nostre attività”.  Al momento sono in corso i lavori di demolizione e smantellamento delle strutture esistenti non più funzionali al sito, avviati a settembre 2017, proseguiranno fino a maggio, mese in cui verrà avviata la seconda fase, ovvero la costruzione del polo: il cantiere dovrebbe concludersi entro il primo trimestre del 2019. “Nel cantiere – spiega Fragale – il ricorso a demolizioni selettive ha sinora permesso il recupero di circa 3.500 tonnellate di materiali ferrosi e il riutilizzo di 15mila metri cubi di cemento. In questo modo viene minimizzato ogni possibile spreco, trasformando in nuove risorse elementi che altrimenti sarebbero considerati rottami o rifiuti. Un esempio virtuoso di economia circolare. Anche il progetto del polo logistico è improntato a soluzioni sostenibili, come illuminazione con lampade Led, sistema di fitodepurazione per l’acqua sanitaria e recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione delle aree verdi e il sistema antincendio”. Nel percorso in itinere verso la decarbonizzazione, il Gruppo Enel ha infine riservato un’area da dedicare futuribilmente allo “stoccaggio di sistemi di accumulo in grado di fare incetta di energia pulita durante i picchi di produzione per poi rilasciarla al momento del bisogno”, ha infine concluso Fragale.
Jessica Bianchi

 

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