Il risveglio della natura

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Sabato 10 marzo, alle 14,30, dopo la pausa invernale, riapre l’Oasi La Francesa di Fossoli, gestita dai volontari dell’Associazione Panda Carpi. L’Oasi, con la sua zona palustre protetta di otto ettari circondata da un bosco che funge da corona all’intera zona umida è amatissima dagli uccelli acquatici. Da sempre, infatti, molti uccelli nei periodi di migrazione, considerano questo luogo un prezioso punto di sosta prima di continuare alla volta dei paesi del Nord Europa. Ogni anno all’inizio della stagione primaverile, cominciano ad arrivare numerosissimi ospiti: Piro Piro, Pantane, Combattenti, Corrieri e Cavalieri d’Italia. A breve giungeranno anche le Marzaiole, piccole anatre il cui nome indica già il mese di arrivo a casa nostra (“in dialetto carpigiano – rivela il presidente del Panda Carpi, Franco Losi – sono chiamate Ruchin, poiché il loro richiamo ricorda un rocchetto in movimento”). Troveranno ad aspettarle le specie di Anatre che in Oasi hanno passato l’inverno: i Germani Reali, le Alzavole e i Mestoloni. Quest’anno anche alcune Spatole, le Oche e alcuni Ibis Sacro hanno preferito aspettare il bel tempo nell’Oasi. Gli appassionati ornitologi dell’Oasi, tengono monitorati da oltre dieci anni l’arrivo e la partenza di tutti questi nostri amici alati e in questi giorni se ne stanno con il naso all’insù ad aspettare. Non è escluso che proprio nei giorni di apertura dell’Oasi, facciano la loro apparizione anche gli uccelli migratori per eccellenza, le Rondini, alle quali seguiranno gli Usignoli, le Capinere e via via le Upupe e il Cuculo ad aprile. Il Birdwatching in questo periodo rappresenta il fiore all’occhiello dell’area rinaturalizzata ma in Oasi si possono ammirare anche molte altre meraviglie della natura: le prime farfalle, i rumorosi bombi e numerose specie di Apidi, “utilissimi e instancabili insetti impollinatori simili alle api e le Osmie (Api solitarie)”, prosegue Franco Losi.  Lungo il percorso natura è visibile anche un’arnia didattica: attraverso un vetro vi si possono guardare le api all’opera. Infine, al centro visitatori, sarà allestita una mostra fotografica con bellissime immagini organizzata dal gruppo fotografico dell’associazione. Il Panda Carpi, che gestisce l’Oasi, conta attualmente un centinaio di soci di cui una cinquantina impegnati attivamente in Oasi come guide, accompagnatori, fotografi, ornitologi, entomologi e manutentori. Sin dalla sua nascita, il sodalizio collabora con l’Università di Modena e Reggio, con la Lipu e il Ceas – Centro di Educazione Ambientale dell’Unione Terre d’Argine e, come ogni anno, anche nel 2018, spiega Losi, “prevediamo un considerevole numero di visite di scolaresche. Ricordiamo, infatti, che durante la settimana l’Oasi è disponibile per scolaresche e per gruppi organizzati. E’ però richiesta la prenotazione al numero: 333.6747849”. L’oasi sarà visitabile dal pubblico al sabato pomeriggio dalle 14,30 alle 18,30. La domenica, e i festivi, anche al mattino dalle 9,30 alle 12,30, fino alla seconda domenica di giugno.

J.B.

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