A spasso sugli argini

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L’idea è bella, non c’è che dire. Il progetto Percorsi ciclabili d’Argine, una volta realizzato, consentirà di percorrere un anello ciclo-pedonale lungo 43 chilometri tra il centro urbano e i confini est e ovest del territorio comunale, quasi interamente ricavato sugli argini dei canali di bonifica e sulle sponde dei corsi d’acqua: dalla Lama al Tresinaro, al Diversivo Fossa Nuova-Gusmea. Angoli di assoluta bellezza tutti da scoprire. Il progetto comprende anche tre o quattro attraversamenti tramite semafori a chiamata e due collegamenti con Cortile e San Martino Secchia da cinque chilometri ciascuno, che utilizzerebbero parte di strade già esistenti. Senza dimenticare i collegamenti con le piste ciclabili comunali e provinciali. Un’opportunità turistica preziosa per intercettare  i cicloturisti nonché una risposta concreta ai tanti che amano passeggiare o andare o in bicicletta sulle ‘strade bianche’ e sulle carrarecce: percorsi peraltro già esistenti e di proprietà del Consorzio di Bonifica per l’Emilia Centrale. Il progetto, approntato dal Settore Ambiente del Comune, in particolare dalla ex dirigente Paola Fregni, potrà essere realizzato per stralci funzionali, definendo un programma pluriennale di lavori e destinando ogni anno risorse ad hoc. Il costo finale si stima dovrebbe aggirarsi sui 2 milioni di euro, circa 40 euro al metro quadro.
“L’idea – spiega l’assessore all’Ambiente Simone Tosi –  è quella di creare percorsi sterrati, non piste ciclabili, come quelli che già oggi è possibile percorrere sul Secchia, per intenderci. Il Piano, che abbiamo discusso nei giorni scorsi insieme alla Consulta Ambiente, è perfettibile e, per questo motivo, abbiamo intenzione di organizzare degli incontri pubblici per raccogliere le sollecitazioni dei cittadini e delle associazioni ambientaliste per apportare eventuali modifiche ai tracciati. Cambiamenti che verranno poi discussi a fine marzo in Consiglio Comunale dove il piano dovrà essere definitivamente approvato. Per realizzare Percorsi ciclabili d’Argine cercheremo, progettazione esecutiva alla mano, finanziamenti nazionali e regionali”. Partendo da sud il percorso sfrutterebbe, con una pista larga 2,5 metri, gli argini del canale dei Mulini e del canale di Santa Croce fino al Cavo Tresinaro: poi quelli del canale di Budrione e Migliarina e del Diversivo Fossa Nuova e del canale Gusmea. Vicino a San Marino partirebbero i due percorsi diretti a Cortile e San Martino Secchia. Si passerebbe infine sull’argine del Cavo Lama da costeggiare fino al canale di Carpi. In due ore in bici e in sette ore a piedi si riuscirebbe a completare tutto l’anello. “Il primo stralcio di questo progetto – prosegue Tosi –  è quello che permetterà di congiungere Budrione e Migliarina al centro urbano. Un tratto lungo circa sette chilometri”. Sulle tempistiche l’assessore è ottimista: “l’ideale sarebbe riuscire ad avere il progetto esecutivo e a reperire le risorse entro la fine dell’estate per poter poi appaltare i lavori entro l’anno e, nella primavera del 2019, dare il via ai lavori. E’ un cronoprogramma ambizioso: incrociamo le dita”.
Jessica Bianchi

 

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