La sicurezza è un patrimonio di tutti

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E’ stato approvato all’unanimità da tutti i gruppi del Consiglio dell’Unione Terre d’Argine un ordine del giorno sul tema Promozione operativa della sicurezza sul territorio e promozione del senso di sicurezza dei cittadini.
Nel documento votato si legge come la sicurezza sia un diritto primario per una vita serena e per assicurare lo sviluppo sociale ed economico e si ribadisce la volontà di assicurare modelli di governo capaci di affiancare agli interventi per la tutela dell’ordine, iniziative tese a migliorare la vivibilità del territorio e, di conseguenza, la qualità della vita. Il tutto eliminando le aree di degrado e illegalità agendo anche con una maggiore sorveglianza del territorio e incrementando la collaborazione tra forze dell’Ordine statali e comando di polizia Locale dell’Unione.
La conferenza dei Capigruppo consiliari delle Terre d’Argine ha dunque proposto di sottoscrivere un Patto per la Sicurezza del territorio dell’Unione, di favorire la collaborazione tra le Forze dell’Ordine, di verificare la fattibilità economica e promuovere sul nostro territorio le nuove forme di Videosorveglianza, di potenziare le attività di PM Antidegrado Urbano, di proseguire e monitorare (mediante il controllo dei risultati e l’ascolto dei cittadini) le esperienze civiche di Controllo di vicinato, di potenziare il Corpo di Polizia locale, con particolare attenzione al numero delle risorse, impiegate e impiegabili, e alle dotazioni tecnologiche più avanzate, di proseguire e potenziare la formazione costante degli assistenti civici.
Tra le altre attività indicate come necessarie vi è anche lo scambio informativo tra Forze dell’Ordine nazionali e locali, incrementando l’uso condiviso delle banche dati e degli esiti di ogni attività di intelligence, interconnessione, a livello locale, tra le sale operative delle Forze dell’Ordine operanti sul territorio e regolamentazione dell’utilizzo in comune di sistemi di sicurezza tecnologica per il controllo delle aree e attività soggette a rischio, e ancora si chiede di  favorire la maggior conoscenza possibile del Fondo per il risarcimento alle vittime di reato, monitorarlo e adeguarlo e promuovere e sviluppare attività di educazione civica e cultura della legalità, in particolare nelle scuole estendendole alle associazioni operanti sul territorio, infine viene chiesto di rendicontare al Consiglio dell’Unione, le attività indicate, in modo analitico e adeguato e con un’informazione pubblica.

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