Stop di un anno al progetto Murales a Novi

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Novi si sta arricchendo di nuovi murales. Ne sono appena stati terminati altri due: uno realizzato da Francesco Bevini sulla parete esterna  del bar Arci Taverna di via Bigi Veles e l’altro sul muro accanto all’ingresso de La Bottiglieria, Trafficanti di vino realizzato da Mat e finanziato dal locale e dalla famiglia Righi. Ma che farà il Comune con il festival Tot Art? Ha deciso di valorizzarlo e darne seguito o di bloccarlo? Lo abbiamo chiesto al neo assessore alla cultura, Elisa Montanari. “Ci siamo presi un anno di tempo per capire come muoverci, soprattutto nelle frazioni, dal momento che nel capoluogo non ci sono più muri disponibili negli edifici pubblici. Se i privati vogliono realizzare murales sulle proprie abitazioni ben venga, come in effetti sta accadendo. Per questo abbiamo deciso di presentare il progetto nel novembre del prossimo anno”.
Come pensate di procedere?
“Faremo un bando aperto a tutte le associazioni  da sottoporre poi alla Fondazione  Cassa di Risparmio di Carpi, che finanzia i progetti”.
Perché aspettare un anno intero e quindi di fatto interrompere un’iniziativa tanto interessante?
“Perché vogliamo realizzare un percorso partecipato per coinvolgere la cittadinanza in disaccordo con questo progetto. In tanti non hanno capito che attraverso quelle opere si è voluto realizzare un percorso. Chi c’era prima non lo ha spiegato. Il progetto è bello ma va valorizzato. Era stato chiesto all’associazione Tot Art di pensare a un modo per spiegare alla cittadinanza che si trattava di un vero e proprio festival, di una rassegna e non di muri buttati lì. La gente non l’ha compreso. Purtroppo da Tot Art non ci è ancora arrivata alcuna risposta. Una cosa che mi preme sottolineare è che la cultura non va imposta, ma condivisa. E questo sinora è mancato”.
Sebastiano Matarazzo (Mat), ideatore del Festival nonché socio dell’Associazione Culturale Tot Art non nasconde la propria amarezza per l’atteggiamento “ostile” dell’Amministrazione Comunale, nei confronti  di chi si è impegnato per dare un nuovo volto a Novi. “Non abbiamo capito perché, nel momento in cui la nostra realtà stava prendendo forma grazie al nostro lavoro, all’impegno di volontari e di enti culturali che ci hanno dato il loro appoggio, è venuto completamente meno il sostegno dell’Amministrazione. Di certo ad averci penalizzato è stata l’elezione della nuova Giunta. Per quanto riguarda la promulgazione e divulgazione dei principi che stanno alla base della nostra rassegna è ovvio che è un aspetto fondamentale e che ci sta a cuore, ma il ritardo non è imputabile a noi. A luglio dell’Amministrazione non si trovava nessuno e così tutto quel che avevamo in programma in settembre e in ottobre è slittato. E’ innegabile: da parte del Comune non abbiamo avuto alcuna forma di collaborazione. Mi rincresce inoltre che facciano un bando aperto a tutti nonostante vi sia un’associazione di giovani novesi a disposizione: in questo modo, anziché valorizzare le risorse del territorio, si corre il rischio di affidare il progetto ad associazioni, sicuramente meritevoli e all’altezza, che nulla hanno a che vedere con Novi.  Che la cittadinanza abbia capito e apprezzato il nostro progetto è dimostrato poi dal fatto che sempre più privati siano disposti a pagare di tasca propria la realizzazione di murales”.
Federica Boccaletti

 

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